Giusi Fasano, Corriere della Sera 02/01/2011, 2 gennaio 2011
FABIANO, LO SCACCHISTA ITALIANO DEI RECORD
Al mondo non c’ è nessuno che abbia meno di vent’ anni e che sia più bravo di lui a giocare a scacchi: l’ italiano Fabiano Caruana, classe 1992, è il più forte di tutti.
Lo rivela la classifica aggiornata ieri dalla Fide, la Federazione internazionale degli scacchi che per Fabiano è una specie di seconda famiglia e che ha registrato passo dopo passo i progressi prodigiosi di questo ragazzino che sogna di superare Kasparov. «Perché no?» confessa lui stesso. «Spero che il futuro mi porti in quella direzione ma per adesso mi godo il primo posto degli under 20...».
Per avere 18 anni ed essere Fabiano Caruana servono minimo cinque-sei ore di scacchiera al giorno e una capacità mnemonica stupefacente, bisogna avere abilità e velocità fuori dal comune nel calcolo e nella strategia, saper creare e modificare continuamente i «piani di battaglia» seguendo le mosse dell’ avversario. Insomma: dedicarsi totalmente agli scacchi. Sarà per questo che Fabiano confida «quando non ho impegni di gioco quasi non so cosa fare». Di sicuro è così anche per il campione junior del quale Fabiano ha preso il posto: il norvegese Magnus Carlsen, classe 1990, diventato numero uno assoluto dopo essere entrato nel ventunesimo anno di età. Come Carlsen, anche Fabiano aspira al titolo mondiale assoluto, passaggio obbligato per poter sognare il sorpasso del «punteggio Elo» più alto di tutti i tempi: la quota 2.851 che il russo Kasparov raggiunse un giorno di luglio del 1999 e che nessuno ha mai più superato. Il punteggio Elo (dal nome del suo inventore Arpad Emrick Elo) è il metodo utilizzato per valutare il rendimento dei giocatori di scacchi e stilare le classifiche. Tanto per chiarire: oggi il giovanissimo Carlsen è arrivato a quota 2.814, due punti in più di quanti ne aveva Kasparov il giorno in cui abbandonò la scacchiera.
Fabiano, invece, di punti ne conta ora 2.721 e nella sua storia di giocatore ha già totalizzato più di un record. «È praticamente sempre stato il primo al mondo per la sua fascia di età» dice di lui Giuseppe Ferraroni, presidente del Circolo scacchistico di Reggio Emilia e organizzatore del Torneo internazionale di Capodanno della città, uno dei più noti al mondo. Non a caso Fabiano ieri era nel capoluogo emiliano. «Io sono nato e cresciuto negli Stati Uniti» dice «ma sono anche italiano perché mia madre è di Potenza, mio padre è di origine italiana e io ho la doppia cittadinanza anche con la lingua ho qualche difficoltà. Io amo l’ America ma per i giocatori di scacchi è chiaro che l’ Europa è il massimo. Con l’ aiuto dei miei genitori mi sono trasferito a Lugano che è nel cuore dell’ Europa e che mi permette di avere contatti più facili con il mondo degli scacchi».
La sua carriera da enfant-prodige Fabiano l’ ha cominciata che aveva cinque anni: partecipò a un programma scacchistico pomeridiano in un parco di Brooklyn e gli organizzatori scoprirono il suo talento. Lui si innamorò fin da subito della scacchiera, negli anni successivi studiò come non faceva mai fato con i libri di scuola, si esercitò come non credeva di saper fare e presto arrivarono i risultati: a soli 14 anni, 11 mesi e 20 giorni si guadagnò il titolo di Grande Maestro (ambitissimo fra i professionisti degli scacchi), il più giovane di tutti i tempi sia in Italia, sia negli Stati Uniti. Impossibile non coltivare quella dote così speciale: sua madre e suo padre hanno fatto di tutto e di più per aiutarlo, a cominciare dal sostegno per non fargli perdere anni di frequenza scolastica. Fabiano ha studiato con maestri che costruivano il suo calendario in base agli impegni scacchistici. E finora è andata bene. «Per me è sempre stata una cosa normale studiare così. È evidente che in questo momento gli scacchi sono la cosa più importante».
«In questo momento» vuol dire anche «adesso che sono al venticinquesimo posto nel mondo». Perché con l’ aggiornamento della classifica Fide, Fabiano non è soltanto il re degli under 20 ma si è piazzato, appunto, al venticinquesimo posto fra i giocatori di tutto il mondo (senza limiti di età). E anche questo è un altro record.
Giusi Fasano