Wall Street Journal, 03/01/2011, 3 gennaio 2011
La coltivazione della marijuana richiede molta energia elettrica: serve per i generatori di diossido di carbonio, per l’impianto di irrigazione, per le luci e il riscaldamento, che devono essere molto intensi
La coltivazione della marijuana richiede molta energia elettrica: serve per i generatori di diossido di carbonio, per l’impianto di irrigazione, per le luci e il riscaldamento, che devono essere molto intensi. Spesso i produttori si attaccano illegalmente alle reti elettriche. L’olandese Stedin Nethbeheer - società di distribuzione dell’energia con 1,8 milioni di clienti - ha elaborato un sistema per identificare i punti in cui i coltivatori si allacciano alla rete e manda i suoi funzionari a controllare in compagnia di un agente della polizia. Dice che i coltivatori di cannabis le hanno fregato elettricità per 15 milioni di euro quest’anno. La legge olandese vieta di comprare, vendere e coltivare droga. Ma il divieto di fumare le canne non è entrato mai in vigore. Nel Paese ci sono 40 mila coltivazioni di marijuana, ogni anno ne vengono distrutte 5mila dalla polizia, ma ne rinascono altrettante.