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 2010  dicembre 31 Venerdì calendario

UN ANNO DA VIVERE PERICOLOSAMENTE

State pronti, il bello deve ancora venire. Se vi addolora dire addio a questo scintillante 2010, il 2011 saprà stupirvi con effetti speciali. Non tanto sulla scena politica quanto su quella culturale, letteraria e scientifica, sarà un anno ricco di novità, un’ininterrotta sarabanda di idee e invenzioni. Per allietare il vostro cenone, siamo in grado di anticipare qui di seguito alcuni dei bocconcini più appetitosi che intellettuali ed editori, pagine letterarie e think tank si preparano a scodellare.
Critica. Fin dai primi di gennaio, sui principali quotidiani nazionali, incroceranno le spade i La Porta, i Ferroni e i Berardinelli per confrontarsi su un interrogativo cruciale, assolutamente inedito (era ora che qualcuno lo ponesse): ha un futuro la critica militante? O se preferite: il futuro, ha una critica? E che dire del critico militesente? O del militante di Futuro e libertà? La querelle si protrarrà, tra il tifo scatenato delle opposte fazioni, almeno fino alle elezioni di marzo, quando i lettori dovranno a malincuore tornare a occuparsi di questioni più prosaiche, come ad esempio il futuro: non dei critici, ma dei loro figli. Filosofia. Nessuno scamperà al nuovo ineludibile saggio di Massimo Cacciari Der Dritte Pol, pubblicato contemporaneamente in Germania da Suhrkamp e in Italia da Adelphi (testo originale in greco antico, con traduzione a fronte in dialetto veneziano): per chi non conosce il tedesco, Dritte Pol non significa “la politica dei dritti” o il movimento dei furbetti, ma “terzo polo”. Con un mirabile excursus, il filosofo ripercorre da par suo le tappe del pensiero umano dal “principio di non contraddizione” di Aristotele alla Aufhebung e al Widerspruch di Hegel, per culminare nel manifesto del Centro di Fini e Casini. Un totale rovesciamento del postulato aristotelico del terzo escluso (“non è possibile che ci sia qualcosa di intermedio tra due enunciati contrari”), che sfocia in un’ardita sintesi dialettica secondo cui si può essere contro Berlusconi e contemporaneamente votare le leggi del suo governo. Tertium datur. Forza Hegel, viva la contraddizione!
Colon. Molto atteso anche il se-quel del libro di Severgnini La pancia degli italiani (Rizzoli). In appendicite, pardon in appendice, un gastroenterologo della Sapienza di Roma (casualmente, genero del rettore Frati), propone una colonscopia di massa per accertare cosa diavolo abbiano gli italiani nella pancia, da fargli digerire le panzane del premier. Mentre un insigne dietologo (parente di Frati pure lui) ipotizza che all’origine del disturbo siano le indigeste ricette di Cristina Parodi, in onda non a caso sul Tg berlusconiano Studio Aperto. Restando in tema di anatomia politica, annunciato un pamphlet a quattro mani dei sociologi Renato Mannheimer e Luca Ricolfi: Perché la sinistra sta sulculoagliitaliani.Eperchéilleader della destra tocca il culo a tutte le italiane che incontra (ma quando capita anche alle straniere, purché nipoti di Mubarak).
Anniversari. Per celebrare degnamente il centocinquantenario dell’Unità nazionale, la collana del Mulino “L’identità italiana” diretta da Ernesto Galli della Loggia, dopo Mazzini e Garibaldi ha in cantiere le biografie di Bertolaso, Balducci e D’Addario. E lo scrittore cattolicissimo Vittorio Messori minaccia di sfornare un libro sullo Stato pontificio come modello di democrazia, La città di Pio (recensione entusiastica di Lucetta Scaraffia sull’Osservatore Romano). Per ripicca, Pier Giorgio Odifreddi ripropone da Monda-dori una versione aggiornata del suo Perché non possiamo essere cristiani (nuovo sottotitolo: E meno che mai berlusconiani. Mondadoriani però sì, in cambio di un bell’anticipo). Chi fosse ansioso di conoscere i contenuti della fatica annuale di Bruno Vespa (titolo provvisorio: Uomini di picche. Un secolo e mezzo di paraculi in politica), si tranquillizzi: le anticipazioni cominciano domani, primo gennaio 2011, ma riguardano il libro del 2012, tanto i personaggi sono sempre gli stessi, e anche le cose che dicono, in esclusiva, al conduttore maculato.
Narrativa. Se è vero ciò che ha confessato ad Antonio D’Orrico il regista Paolo Sorrentino a proposito del suo primo romanzo, Hanno tutti ragione, Feltrinelli (“Ho scritto al di sopra delle mie possibilità”) dobbiamo augurarci che quest’anno risparmi le forze e si mantenga al di sotto, e che nessun collega provi a emularlo. Nel frattempo, il fatto che la versione cinematografica del bestseller di Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi, abbia avuto un impatto significativo sulle vendite, spinge altri romanzieri a cimentarsi col grande schermo. I romanzi così così generano brutti film, ma anche i brutti film allungano la vita ai romanzi così così. Altra sorpresa elettrizzante, la Top Ten degli scrittori under 40, scelta da una giuria di critici militanti (nel senso che militano ciascuno per la propria cordata, o per la propria casa editrice). Ma è in vista anche la Bottom Ten degli over 70, sponsorizzata da Viagra con l’alto, anzi basso patrocinio della Presidenza del Consiglio. E ci strapperanno le lacrime raccontandoci per l’ennesima volta il pietoso calvario dei romanzieri esordienti, bistrattati dalla casta letteraria e costretti a estenuanti attese nelle anticamere degli editori. Sarà proprio così? Siamo fermi all’epoca in cui nessuno capiva il genio di un Tomasi di Lampedusa e il povero Morselli si toglieva la vita dopo l’ennesimo rifiuto? Mah. Oggi, in piena recessione, la materia prima più abbondante è la parola scritta. Su carta e online. Non c’è aspirante narratore che non trovi una scuola di scrittura creativa disposta a fare di lui il nuovo Salinger, non c’è casa editrice che non abbia la sua collana di esordienti. La Bompianinehaappenavaratauna.Primo titolo: Senza tacchi di Francesca Lancini, di professione ex-modella, all’attivo qualche particina nel cinema e in tv. Dalle sfilate alla letteratura. Un lavoro normale mai, eh? Non sappiamo se a segnalare la bella Francesca sia stato il solito critico militante. Ma schiere di giornalisti militonti si sono precipitati a intervistarla. Buon anno vecchio a tutti!