il Fatto Quotidiano 31/12/2010, 31 dicembre 2010
SOGNI & INCUBI - Le firme del “Fatto Quotidiano” rivelano desideri e timori per l’anno che verrà IL NOSTRO 2011 DATECI RIPRENDETEVI SANDRA AMURRI Un passaporto (validità eterna), una valigetta con i soldi, un biglietto di sola andata, destinazione libera
SOGNI & INCUBI - Le firme del “Fatto Quotidiano” rivelano desideri e timori per l’anno che verrà IL NOSTRO 2011 DATECI RIPRENDETEVI SANDRA AMURRI Un passaporto (validità eterna), una valigetta con i soldi, un biglietto di sola andata, destinazione libera. Penseremo noi a scegliere un Paese civile capace di coltivare idee e speranze come fiori. Tutto il cattivo gusto, il degrado morale, la rozzezza, l’arroganza, l’incapacità condita con fare da banditi/e. GIANNI BARBACETTO Una destra normale, che non abbia l’unico fine di salvare il satrapo anziano che la possiede. E una sinistra normale, che chieda diritti, uguaglianza, lavoro. Tutti i politici di professione: tutti a casa, a fare altre cose più utili a loro e a noi. Tutti i giornalisti servi. E i plastici del salotto di Vespa. ELISA BATTISTINI Un’Italia commissariata dall’Unione europea con politici e tecnici (preferibilmente svedesi, danesi, tedeschi e belgi) in un esecutivo di almeno cinque anni. In ogni caso, a questo punto, al governo andrebbero bene anche i fratelli Marx. I discorsi sulle cucine Scavolini e sulle escort OLIVIERO BEHA Una politica diversa: quella attuale dovrebbe cambiare denominazione in “Affari politici”, perché chi vede, legge, sente smettesse di fraintendere. La democrazia: un tabù ormai vuoto per tutti in Italia, una recita. Discutiamo della bontà e dei rischi di un dittatore, magari non alla vaccinara come Silvio. Fosse la volta che qualcuno si sveglia. BEATRICE BORROMEO Un Paese senza legittimo impedimento, accordi anti-immigrati con l’amico Gheddafi, mafiosi in Parlamento (il secondo grado di giudizio basta e avanza pure). Tutti i vostri amici che avete piazzato e ridateci i passaporti (così non fate come Craxi) NUCCIO CICONTE Un Paese dove si può dire con orgoglio: sono di sinistra. Dove la sinistra ritrovi l’orgoglio per dire: la mia bussola è la Costituzione, la mia stella Polare è il mondo del lavoro. Un Paese senza più ricatti ed estorsioni: lavori, ma rinuncia ai tuoi diritti (dagli operai Fiat ai giovani precari); mi voti e ti trovo un’occupazione (da impiegato o da ministro); paghi il pizzo e non avrai problemi. Una Paese pieno di paure, dove c’è chi non si vergogna di essere razzista, vota Berlusconi e guarda il Tg1 di Minzolini. Un Paese dove anche Massimo Fini possa combattere fianco a fianco con gli insorti talebani. STEFANO CITATI L’assunzione di responsabilità di quello che succede e l’impegno di raccontarlo – tra provocazione e retorica – per come accade, senza classificarlo in anticipo. Ma un anno passa presto. Le verità che conosciamo già. FURIO COLOMBO Una politica in cui sinistra voglia dire Costituzione, legalità, diritti umani, diritto del lavoro, diritto allo studio e uguaglianza. Il resto sono parole perdute che possono restare nell’anno passato. NANDO DALLA CHIESA Un’ispezione del ministro dell’Istruzione alla facoltà di architettura di Reggio Calabria. Un’università che consente al nipote di un boss di dare nove esami in quaranta giorni. Perché anche a me piace il merito. SILVIA D’ONGHIA Un Paese che rispetti la dignità delle persone libere e di quelle private della libertà. Un Paese che investa sulla ricerca contro le malattie genetiche e rare. Un Paese capace d’incentivare i meriti, soprattutto delle donne. Lo stesso Paese in cui mi sveglio tutti i giorni. ENRICO FIERRO Il trionfo della chiarezza. La vittoria assoluta del vero senso delle parole. Giustizia sociale, legalità, rinnovamento, democrazia: sintesi di un moderno programma rivoluzionario. Una “sinistra” (?) che dimentica parole come sfruttamento e fa il tifo per Marchionne. MASSIMO FINI La cacciata della Nato e la vittoria degli insorti in Afghanistan. La definitiva decomposizione di Berlusconi. Il “benessere”. Serve una crisi economica acutissima che costringa gli occidentali a riflettere su se stessi. PETER GOMEZ Una politica senza fini di lucro. Un’opposizione che si oppone. E dei cittadini sempre pronti a battersi per i loro diritti, senza mai dimenticare di avere dei doveri. I furbi, i furbastri e i servi. MARCO LILLO Un giovane che dica: “Noi non siamo il vostro futuro, ma il presente e faremo di tutto perché voi diventiate il nostro passato. Da dimenticare”. Il vecchio politico che dice in tv con tono compassionevole: “Dobbiamo aiutare i giovani perché sono il nostro futuro”. VITANTONIO LOPEZ Una sinistra che non ti faccia sentire un estremista radicale perché ritieni non negoziabile un accordo che peggiora le condizioni di lavoro degli operai e il diritto al sindacato Tutto l’armamentario ideologico che ci impedisce di definire come un’oggettiva tortura la vita dei detenuti italiani, costretti a dormire per terra per mancanza di spazi vitali WANDA MARRA Progettualità, curiosità, fiducia e vitalità. Rapporti significativi. Per me e intorno a me. Meschinità, competizione sleale, assenza di desideri, sogni e proiezione verso il futuro. ANTONELLA MASCALI Un 2011 civile, Costituzionale, senza precari. E desideri realizzati per i lettori. I berluscones, gli imprenditori finti liberali, la riforma Gelmini. ANTONIO MASSARI Parole che ritornino strumento di libertà e liberazione, ritornando a esercitare la loro potenza nelle relazioni tra le persone. Sarebbe una meravigliosa rivoluzione. La “pace terrificante” cantata da Fabrizio De André nella “Domenica delle Salme”. GIORGIO MELETTI & STEFANO FELTRI Un accordo tra tutte le forze politiche (Marchionne compreso) per liberare le forze del mercato mettendo fuori legge (come negli altri Paesi civili) i patti di sindacato con cui i soliti noti spadroneggiano su aziende non loro. Alcuni aggettivi inutili e truffaldini: ideologico, pragmatico, riformista, conservatore, moderato, massimalista. EDOARDO NOVELLA I colpevoli per piazza Fontana e per le altre stragi, un nuovo disco dei Beatles e le mezze stagioni. Quelli che la sinistra la leggono in tv, quelli degli appelli alla responsabilità, quelli dei moniti e dell’ascolto ma che poi firmano e chissene: con questi non pareggeremo mai. ANTONIO PADELLARO “Il Fatto Quotidiano” che vende 150 mila copie in edicola. Schifani, Minzolini, Bertolaso, Prestigiacomo, Brambilla, che vincono le cause intentate contro “il Fatto Quotidiano”. Un vero incubo. CATERINA PERNICONI Ragazzi con un contratto stabile, che possano permettersi un mutuo senza la firma dei genitori. E magari anche “qualcosa” che li rappresenti politicamente. Un ministro di Brescia, abilitato alla professione a Reggio Calabria, che si occupa delle università di tutta l’Italia. FERRUCCIO SANSA La rabbia e la speranza per guardare all’Africa, non possiamo sognare una vita migliore per noi in un mondo così follemente ingiusto. Quegli ospedali della nostra Italia dove una persona rischia di essere denunciata invece che curata. LUCA TELESE Veltroni finalmente in Africa, D’Alema impegnato nei tornei di Risiko, Berlusconi ad Arcore con lo scolapasta in testa. La felpa rossa della Fiom XL (che bella). L’ideologia del Cepu (l’unica rimasta), il marchionnismo feroce, le piccole miserabili parentopoli di destra e di sinistra e le avetraneidi vecchie e nuove (che palle). MARCO TRAVAGLIO Una destra che sia una destra: legalità, merito, rigore. Una sinistra che sia una sinistra: solidarietà, uguaglianza, libertà. Un governo che governi, un’opposizione che si opponga. Una stampa che informi. Una giustizia che giudichi. Cittadini, non sudditi. Basta leader che parlano d’amore e scaldano il cuore e vendono sogni (cioè incubi). Anzi, basta leader, punto: servono politici che servono. L’amore, l’odio e i sogni ce li facciamo da noi. E basta liste, che palle. SILVIA TRUZZI Un inedito di Dumas, un nuovo Berlinguer, un’idea in cui credere, la passione civile. “Viva l’Italia, l’Italia che resiste”, come su un’ipotetica linea del Piave (direbbe Francesco Saverio Borrelli). La monnezza (in tutti i sensi). Le parole bugiarde: escort, utilizzatore finale, pericoloso comunista. I servi, i cortigiani, i giullari. I “ministri puliti, super pensioni, ladri di stato e stupratori, il grasso ventre dei commendatori, diete politicizzate, evasori legalizzati, auto blu”: Silvio, “Nuntereggaepiù”. PAOLA ZANCA I sì quando è sì, i no quando è no. I concorsi veri, le primarie, le dimissioni. E un posto per andare in bici che non sia il marciapiede. Gli astenuti, i poliziotti che fanno cadere dalle scale, e anche quelli che affidano minorenni agli sconosciuti. I ricorsi al Tar anche quando hai torto marcio, gli ipocondriaci, le gheddafine.