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 2011  gennaio 02 Domenica calendario

LA BORSA SCOMMETTE SULLA INDUSTRIAL

Inizio d´anno con i fiocchi per Piazza Affari: domani in Borsa è prevista una cerimonia dell´amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne, per dare il via alle contrattazioni dei due titoli Fiat post scissione. Ma già da tempo gli uffici studi dei principali broker sono al lavoro per capire come si ripartiranno i prezzi tra i due titoli di azioni, soprattutto dopo una prima fase di assestamento. La somma dei due target price post scissione stimato da sei banche d´affari (riportato da Radiocor) è pari a 16,8 euro, con Fiat spa (quella che ha dentro l´auto) a quota 7,6 euro e Fiat Industrial a quota 9,2 euro (come target price). All´interno di questi valori le oscillazioni sono piuttosto forti: per Fiat spa si va da un minimo di 5 euro ad un massimo di 10,7 mentre per Fiat Industrial le variazioni spaziano da 8 a 10,5 euro.
Considerando invece le valutazioni negli ultimi tre mesi di 15 studi di analisti finanziari, quattro italiani (Mediobanca, Equita, Intermonte e Banca Leonardo) e undici esteri (tra cui Morgan Stanley, Goldman Sachs, Credit Suisse e Deutsche Bank) il target price per Fiat group è in media di 17 euro, con un minimo di 11 euro e un massimo di 21,6. All´interno di questo aggregato, gli analisti riconoscono il 52% del valore a Fiat Industrial e il 48% a Fiat spa. In base a questa ripartizione, quindi, domani i prezzi di Borsa dovrebbero differenziarsi di pochissimo, ma occorre tener presente che mai come in questo caso le medie possono essere poco significative: non pochi analisti infatti prevedono, almeno per l´esordio, un prezzo superiore per Fiat Industrial e più volatile (e tendenzialmente più basso) per Fiat spa. Le stime del consensus raccolto da Bloomberg, ad esempio, ipotizzano un valore di Fiat spa pari a 6,65 euro e di 9,40 euro per Fiat Industrial. All´interno di Fiat spa - sottolineano in generale gli analisti - ci sono una serie di variabili piuttosto corpose: il valore dell´opzione su Chrysler, i tempi dell´Ipo sempre sulla casa americana, il valore della Ferrari... Insomma, le incognite sono numerose mentre per Fiat Industrial il discorso è più semplice: gli asset principali sono due (Cnh e Iveco) e di queste la prima è quotata, quindi ha un valore certo.
Non a caso, le differenze maggiori di valutazione riguardano proprio Fiat spa: se la media dei 15 studi considera infatti il peso di questa componente pari al 48% del valore attuale complessivo di Fiat Group, le singole valutazioni oscillano tra un minimo del 32% e un massimo del 63% e ancora più lontane sono le singole opinioni su quanto valutare la quota Chrysler o il valore della Maserati. Anche le voci del passivo, debiti compresi, mantengono ancora aspetti di incertezza. L´unica cosa che si può ragionevolmente ipotizzare è che proprio per tutte queste ragioni, il titolo Fiat industrial sarà in prospettiva meno volatile dell´altro. Di certo, non essendoci un prezzo di riferimento indicato dalla Borsa, la prima seduta dell´anno potrebbe riservare qualche brivido nelle quotazioni delle due azioni.