Francesco Semprini, La Stampa 2/1/2011, 2 gennaio 2011
IL GIORNALISMO AUTOMATICO
I numeri al servizio del giornalismo, ovvero quando i numeri diventano lettere. Si chiama Statsheet, è una piccola azienda in grado di trasformare le statistiche sportive in articoli confezionati e pronti all’uso. Grazie a un normale computer. Ha esordito sul mercato lo scorso novembre creando una rete di 345 siti Internet ognuno specializzato nel seguire una squadra di pallacanestro universitaria. Si raccolgono dati e informazioni tecniche che vengono trasformati in articoli e commenti su ogni incontro.
Poynter, questo il nome del portale, è stato realizzato da Robbie Allen ed è stato studiato da Adam Hochberg, esperto di sistemi informativi che ne ha colto le potenzialità. «Gli algoritmi alla base del sistema consentono di creare frasi dal senso compiuto e funzionali al significato», ha spiegato. «Sebbene convinti che i pareri di esperti e commentatori siano fondamentali, crediamo che le analisi tecniche possano essere codificate e raccolte nella forma di banche dati per essere elaborate e tradotte in sintesi pubblicabili in articoli in tempo reale», spiega lo stesso Statsheet.
La società con sede a Durham, in Carolina del Nord, è stata descritta da Allen come «il lavoro dell’amore». Il suo obiettivo è di generare introiti dalla distribuzione di spazi pubblicitari, dalla vendita di materiale e di biglietti di eventi sportivi. «Certo un computer non può ricreare l’atmosfera trasmessa da un commentatore o da un cronista - spiega il Wall Street Journal – Ma l’uso di questa tecnologia consente quantomeno ai giornalisti di avere più tempo per dedicarsi a storie e argomenti più interessanti».