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 2010  dicembre 30 Giovedì calendario

TONINO PROVA A SALTARE CON GRILLO


Antonio Di Pietro non si piega all’opposizione interna che vuole commissariargli il partito e prepara la riscossa, riavvicinandosi a Beppe Grillo. Per combattere l’emorragia di consensi e di parlamentari che sta avvenendo in queste settimane nell’Italia dei valori nonché gli attacchi di Luigi De Magistris e Paolo Flores D’Arcais, l’ex pm di mani pulite pensa di riavvicinarsi al comico genovese, anche lui in fase di difficoltà per rifondare insieme e da soli, il fronte dell’intransigenza.

Sondaggi di fine anno amari per i leader di quel partito ideale degli arruffapopolo e dell’antiberlusconismo duro e puro. Così, mentre il comico ha mollato un po’ il movimento per dedicarsi al suo lavoro principale, Nichi Vendola gli sta erodendo silenziosamente il suo elettorato, tanto che secondo i sondaggi è passato dal 6-7% di qualche mese fa nelle grandi città al voto il prossimo anno, a percentuali che non superano il 2% di oggi. Fase declinante anche per Di Pietro, che dopo le ultime fughe durante la fase di voto della sfiducia al governo Berlusconi da parte di Antonio Razzi e Domenico Scilipoti e il successivo attacco intempestivo (almeno secondo il capo dell’Idv) e a tenaglia, da parte di De Magistris e Sonia Alfano da un lato e di Flores D’Arcais dall’altro, risulta sotto di almeno un paio di punti percentuali, negli ultimi sondaggi. Di Pietro però, non ha nessuna intenzione di cedere sulla questione morale, né di offrire spazio allo scalpitante De Magistris che vuole disperatamente entrare nel parlamento italiano prima di sferrare l’attacco finale e cercare di prendersi l’Italia dei valori.

Si ritrovano sulla stessa strada del declino (seppur temporaneo) due destini che erano stati molto vicini e che poi il voto di questa primavera li ha divisi. Di Pietro in più, ha pure capito che con il Pd che guarda solo dalla parte di Pier Ferdinando Casini e lo vuole emarginare, non ha futuro e rischia di dover andare da solo alle prossime politiche. Che fare allora? Chiuso nel suo fortino–masseria di Montenero di Bisaccia dove sta passando gli ultimi giorni del 2010 ha deciso di rilanciare. In primis, sbattendo la porta in faccia agli usurpatori del suo partito come De Magistris. Insieme ai suoi fedelissimi più che cedere un centimetro di spazio a questo, ha deciso di tentare un colpo di teatro e riavvicinarsi a Grillo. Un’esigenza comune visto che anche il comico è in forte difficoltà con il suo Movimento 5 stelle, troppo democratico e internettiano che lo segue fino un certo punto e poi fa di testa sua. E soprattutto con Nichi Vendola che sta riuscendo ad avere presa sul suo elettorato, giovane, web e di protesta e lo ha già ridotto al lumicino. Tra Di Pietro e Grillo ci sono state scintille dopo i risultati delle ultime regionali con l’Idv che era dato in grande crescita e poi, è rimasto fermo proprio nelle regioni come Emilia Romagna e Piemonte dove i voti di protesta sono finiti tutti al movimento del comico. Da allora i due non si sono più parlati. Adesso, vista la difficoltà comune e approfittando degli auguri di Capodanno, sembra che Di Pietro sia pronto a fare il primo passo e a chiamare il comico. E tra un complimento e un augurio, lanciare quel vecchio progetto del fronte dell’intransigenza comune, che potrebbe portare a una sorta di apparentamento tra le due formazioni movimentiste per scendere in campo insieme in caso si elezioni, e sperare così, di superare la soglia per entrare in parlamento.