Marco Guidi, Il Messaggero 29/12/2010, 29 dicembre 2010
’11 LA VERTIGINE DEGLI ANNI CON LO STESSO FINALE
È in arrivo il 2011, tutti più o meno, ci chiediamo come sarà l’anno che verrà. Da Nostradamus a Leopardi (ricordate il Dialogo del venditore di almanacchi?) a chi legge con attenzione Branko, nessuno sfugge al desiderio di conoscere almeno un lampo di futuro.
Noi, per tracciare la carta di identità del 2011, abbiamo voluto esaminare come si sono comportati i suoi “antenati”, vale a dire tutti gli altri anni che finiscono con 11. Un modo di compiere una rapida scorreria nel passato per conoscere, chissà, un pezzettino di futuro.
La prima data storica targata 11 è il 1611 a.C. In Egitto si sviluppa la lotta per cacciare gli invasori Hiksos, inizia il Nuovo Regno quello glorioso dei Tutmosis e dei Ramsete. Cinque secoli dopo, 1111, il re assiro Tiglat-Pileser dà inizio al grande impero assiro.
A casa nostra il 511 a.C. rappresenta l’ultimo anno del regno dei Tarquini, nel 510 Roma diverrà una repubblica. Nel 411 ad Atene gli oligarchi abbatteranno la democrazia instaurando un governo tirannico (che durerà poco). Nel 211 a. C. dopo la sconfitta di Canne, i romani passano al contrattacco, in quell’anno espugnano Capua, base delle truppe di Annibale. Un secolo dopo Roma inizia la guerra contro il re africano Giugurta che si concluderà con il dominio romano su un pezzo d’Africa corrispondente a un’area oggi occupata dall’attuale Marocco.
Passiamo ora all’era cristiana, nel 111 Traiano, uno dei migliori e più grandi imperatori di Roma con un rescritto (un decreto imperiale) stabilisce che non si debba dare la caccia ai cristiani e che quelli accusati in base a semplici voci debbano essere liberati. Anche per questo e per la sua giustizia leggendaria i cristiani crederanno che Traiano sia stato fatto resuscitare da papa Gregorio Magno per ricevere il battesimo e andare così in Paradiso, leggenda riportata dallo stesso Dante.
Nel 211 muore a York l’imperatore Settimio Severo, gli succede il figlio Caracalla. Per dare un’idea di cosa fosse l’impero romano, Settimio era nato in Libia da famiglia per metà siriaca e morì in Scozia.
Il 411 è per Roma un anno drammatico: muore Alarico il re goto che l’aveva saccheggiata nel 410 e vengono ritirate le truppe dalla Britannia per difendere meglio l’Italia.
Tra i tanti 11 del Medioevo segnaliamo il 711. Gli arabi invadono la Spagna sbarcando a Gibilterra (corruzione dell’arabo Jebel el Tariq, montagna di Tariq, che era il capo dei musulmani) e sconfiggono i Visigoti, conquistando in breve quasi tutto il Paese. Sono anni durissimi per l’Europa: nel 611 gli arabi occupano parte della Puglia e i vichinghi saccheggiano Londra. Un secolo dopo i vichinghi riceveranno dal re di Francia la regione che da loro verrà chiamata Normandia (terra degli uomini del Nord). In quell’anno muore anche papa Sergio III, uomo corrotto, aveva per amante la giovanissima Marozia che sarà poi amante e madre di altri pontefici.
In Asia, nel 1211, Gengis Khan inizia la conquista della Cina. Un secolo dopo a Vienne (Francia) un concilio ecumenico decreta lo scioglimento dell’ordine dei Templari, già condannati da re Filippo il Bello di Francia. I Templari escono dalla storia per entrare nella leggenda (il loro colossale tesoro non sarà mai trovato e le loro conoscenze esoteriche saranno trasmesse a vari iniziati; in più la Santa Sindone andrà ai Savoia).
Con il 1511 siamo già nell’età moderna, mentre nasce ad Arezzo Giorgio Vasari, pittore, architetto e storico della pittura, papa Giulio II bandisce la Lega Santa per cacciare i francesi dall’Italia.
Il 1711, anno di morte dell’imperatore d’Austria Giuseppe I è importante per la musica, perché a Firenze Bartolomeo Cristofori, inventerà il pianoforte. Nello stesso anno in Inghilterra verrà inventato il diapason.
Nel 1811 segnaliamo due diverse nascite e due diversi destini. A Parigi nasce il figlio di Napoleone, nominato re di Roma, destinato a morte precoce in Austria. Mentre in Ungheria nasce il grane pianista e compositore Franz Liszt
Ed eccoci ora al 1911, un anno cruciale, che preparerà il grande massacro della Prima Guerra Mondiale 1914-1918. Francia e Germania sono ai ferri corti per questioni coloniali e l’Italia parte, al canto di “Tripli bel suol d’amore” per invadere la Libia, allora provincia dell’impero ottomano. Doveva essere una passeggiata militare, sarà una guerra durissima destinata a durare per oltre 15 anni. In Romagna due agitatori sociali, tali Pietro Nenni e Benito Mussolini, proclamano lo sciopero generale contro la guerra di Libia.
Sempre in Italia, per la prima volta i giornali useranno la parola diva riferita a un’attrice, Francesca Bertini. In quell’anno muoiono Antonio Fogazzaro e, suicida, Emilio Salgari, che ha fatto sognare generazioni di ragazzi. E vengono al mondo un poeta come Attilio Bertolucci e un pittore come Renato Guttuso.
Ma la notizia più importante viene dalla lontana Cina, nel 1911 finisce l’impero cinese che durava da quasi tremila anni. Viene proclamata la repubblica, nasce la Cina moderna.
E ora una domanda: cosa prenderete dagli altri 11, le cose belle (che ci sono) o quelle preoccupanti? Verifica nel 2012.