varie, 29 dicembre 2010
Domenico Fontana, 61 anni, e i suoi quattro figli: Pasquale di 37, Pietro di 36, Emilio di 32 e Giovanni di 19
Domenico Fontana, 61 anni, e i suoi quattro figli: Pasquale di 37, Pietro di 36, Emilio di 32 e Giovanni di 19. Agricoltori e pastori nel Vibonese, qualche precedente per estorsione, tre di loro (Domenico, Emilio e Pasquale), nel luglio del 1998, erano stati arrestati con l’accusa di avere gestito una coltivazione di canapa indiana composta da circa duemila piante. Proprietari di una masseria in contrada Filandari, avevano per vicino Ercole Vangeli, commerciante di 42 anni, a detta di tutti «tranquillo e perbene, dedito alla famiglia ed al lavoro». Costui, stufo dei continui soprusi subiti dai Fontana, che sconfinavano sempre nel suo podere, tagliavano i suoi alberi, lo umiliavano in pubblico e un giorno l’avevano pure presi a schiaffi, l’altro pomeriggio decise di riscattare il suo onore con l’aiuto del fratello pensionato Francesco Saverio, 54 anni, del figlio di quest’ultimo, Pietro, 23 anni, e del genero Gianni Mazzitello, 30. I quattro, impugnando due pistole, una calibro 9x21 e una 7,65, entrarono nel terreno dei Fontana, videro il padre con due dei figli nello spiazzo davanti alla masseria, e spararono a tutti e tre. Quindi andarono a cercare gli altri due figli, li trovarono nell’ovile, e spararono pure a loro (in tutto esposero una quarantina di colpi). Verso le 15 di lunedì 27 dicembre in una masseria in contrada Filandari a Vibo Valentia.