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 2010  dicembre 29 Mercoledì calendario

Sorteggio per chi vuole l’auto nuova - Per guidare un’auto nuova a Pe­chino sarà necessario vincere la lotte­ria

Sorteggio per chi vuole l’auto nuova - Per guidare un’auto nuova a Pe­chino sarà necessario vincere la lotte­ria. Non perché una vettura rappre­senti un lusso per i cinesi, ma perché l’amministrazione comunale ha deci­so di mettere un tetto alle immatrico­lazioni, al fine di cercare di limitare i problemi, diretti e indiretti, derivanti dal traffico sempre più caotico della capitale. Per farlo, sta studiando il re­golamento di una sorta di lotteria alla quale dovranno partecipare tutti i cit­tadini che intendono cambiare l’auto nel corso del 2011. In un mercato nel quale la crisi ha lasciato segni poco evidenti, Pechino si presenta alla vigi­lia del nuovo anno con stime di circa mezzo milione di nuovi veicoli sulle strade. Così si è pensato di fissare un tetto a 240.000 vetture con il meccani­smo dell’estrazione a sorte. La misura è in decisa controtenden­za con quanto avviene sui mercati del resto del mondo, dove le vendite ne­cessitano di incentivi per mantenersi su livelli accettabili. Ma la Cina è un mondo a parte, soltanto sfiorato dalla crisi finanziaria e con un’economia che viaggia a velocità sostenuta. Al punto da abbandonare rapidamente le misure prese per sostenere le vendi­te. Nel 2009 la tassa per l’acquisto di auto a elevata efficienza energetica era stata dimezzata e portata al 5%, per passare al 7,5 all’inizio dell’anno che sta per concludersi. Tra pochi giorni, il primo di gennaio 2011, que­sta imposta tornerà all’originario tas­so del 10 per cento, visto che le imma­tr­icolazioni procedono a ritmo soste­nuto. Come dimostra l’impennata di vendite degli ultimi due anni, che ha portato il mercato a superare di slan­cio quello americano e a raggiungere livelli molto prossimi ai 18 milioni di veicoli tra il primo gennaio e il 31 di­cembre. La corsa però inizia a spaven­tare le amministrazioni delle città, do­ve la mobilità è passata troppo rapida­mente dalle due e tre ruote a pedali alle quattro ruote a motore, con evi­denti risvolti sul traffico e sull’inqui­namento. Se il meccanismo della lot­teria darà anche minimi risultati, l’esperienza potrebbe essere esporta­ta anche in altre metropoli, a comin­ciare da Shanghai. Il tetto alle vendite ridimensiona le opportunità di vendi­ta di tutte le industrie automobilisti­che impegnate su quel mercato, e i primi effetti si sono già visti sulle quo­tazioni dei titoli in Borsa.