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 2010  dicembre 29 Mercoledì calendario

MEDIASET CONQUISTA LA TV SPAGNOLA - MILANO

Da una parte il produttore di contenuti (la tv a pagamento spagnola Canal+) dall´altra Telefonica, principale fornitore di banda larga del paese. In mezzo Mediaset, che tramite la controllata Telecinco diventa il primo operatore televisivo di Madrid. Dopo un anno di operazioni il gruppo di Cologno Monzese ha acquisito il 100% di Cuatro e il 22% di Canal+, insieme a Telefonica che ha un altro 22%. «Adesso – ha dichiarato Pier Silvio Berlusconi, vice presidente Mediaset – cambieremo il nome di Telecinco in Mediaset.es per renderla più collegabile al nostro gruppo»
L´operazione annunciata un anno fa si è chiusa ieri dopo il via libera ottenuto a fine ottobre dall´Antitrust spagnola che chiedeva garanzie proprio per il peso dei soggetti coinvolti: Telecinco, Telefonica e Prisa, il gruppo editoriale che possiede, tra gli altri, il quotidiano El Pais. Attraverso la sua controllata il Biscione ha rilevato il 100% di Sogecuatro (titolare del canale in chiaro Cuatro) e il 22% di Digital+, la tv satellitare a pagamento. Complessivamente l´operazione è costata agli italiani 976 milioni di euro, 500 in contanti, il resto in azioni Telecinco. Uno scambio che ha portato Prisa a essere secondo azionista del gruppo tv con il 18% del capitale, alle spalle di Mediaset che si è diluita al 41%.
La trattativa avrebbe dovuto essere chiusa in autunno, ma l´Antitrust ha richiesto un´integrazione degli accordi a tutela della concorrenza. L´authority ha posto una serie di vincoli – accolti da Mediaset – in materia di pubblicità, audience, diritti televisivi e sfruttamento del multiplex. Il passaggio di mano di Cuatro e del 44% di Digital+ provocherà anche la chiusura di Cnn+, canale all news sul quale Prisa aveva un´opzione che ha preferito non esercitare. La frequenza passerà a Telecinco che con ogni probabilità – scrive la stampa spagnola – la userà per trasmettere in diretta, 24 ore 24, Gran Hermano, il Grande Fratello iberico.
Potrebbero essere le prove generali di una grande media company, che parte da Madrid con una serie di intrecci che portano fino a Telecom Italia (controllata al 22,4% da Telco, la scatola detenuta al 46% proprio da Telefonica). Ufficialmente, sono solo speculazioni di addetti ai lavori, che sognano la fusione tra l´ex monopolista dei telefoni italiani e Mediaset; ed è un´operazione complicata, perché prima sarebbe necessario lo scorporo delle rete (ma la presenza al governo di Silvio Berlusconi, maggiore azionista di Mediaset, potrebbe semplificare le cose). Eppure una simile operazione pochi anni fa la suggerì anche Angelo Rovati, fidato consigliere di Romano Prodi a Palazzo Chigi, all´allora numero uno di Telecom, Marco Tronchetti Provera. E un pensiero al progetto lo aveva fatto, a suo tempo, anche l´attuale ad di Telecom, Franco Bernabé quando disse: «Le società di tlc sono un formidabile veicolo per la distribuzione dei contenuti, ma non devono diventare degli aggregatori». Per ora l´opzione italiana resta solo sulla carta, ma Madrid potrebbe essere molto più di un esperimento, per gli intrecci azionari che crea e le dimensioni del polo che nascerà. Chissà che, se l´alleanza ufficializzata ieri porterà buoni frutti, Mediaset e Telefonica non possano inaugurare un tavolo sul futuro di Telecom Italia.