Mario Sensini, Corriere della Sera 29/12/2010, 29 dicembre 2010
«CODICE FISCALE SULLE SPESE OLTRE 3 MILA EURO. RADIOGRAFIA PER 8 MILIONI DI PARTITE IVA» —
Pochissimi se ne sono accorti, nessuno gli ha dato peso. Ma nella manovra di luglio, nascosto tra le nuove misure contro l’evasione, c’è un codicillo «pesantissimo» . Una vera e propria trappola a doppio taglio. Ricordate la fattura telematica? L’obbligo di trasmettere al fisco, dal primo gennaio del 2011, tutte le fatture superiori a 3 mila euro, 3.600 se il cliente finale non può scontare l’Iva? Bene: quella norma è parsa a tutti come disegnata per ridurre i margini di evasione di commercianti, professionisti e piccole imprese, ma ha pure un’altra faccia. Sulla fattura dovranno essere indicati i dati fiscali dei clienti che acquistano i beni e i servizi. Così, per acquistare un anello dal gioielliere, bisognerà andare con il codice fiscale in mano. La traccia resterà nella banca dati dell’Agenzia, e da domani sarà molto più difficile evadere, non solo per i commercianti, ma anche per i loro clienti, soprattutto quelli che spendono più del reddito dichiarato. «E’ un sacrificio che chiediamo a tutti i cittadini onesti, lo sappiamo. Ma vorremmo che fosse compreso, perché ci consentirà di colpire meglio gli evasori, gli stessi dei quali i contribuenti che pagano le tasse si lamentano» dice Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate, illustrando la nuova strategia del fisco contro l’evasione. Dal 2011 l’Agenzia avrà tutte le armi possibili a disposizione. Fattura telematica, vincoli al contante, accertamento sintetico, redditometro, accertamenti subito esecutivi. «Chi non paga le tasse faccia bene i propri calcoli. La vecchia logica di convenienza dell’evasione, alti guadagni e bassi rischi, perché i controlli erano rari, non sta più in piedi. Abbiamo tutti gli strumenti per stanare chi non paga, e ormai l’Agenzia è una macchina riorganizzata, rinnovata e rodata, che ha sviluppato capacità professionali notevoli. Possiamo colpire in modo mirato. Nel 2010 abbiamo recuperato 10 miliardi agli evasori. Da gennaio per loro sarà ancor più dura» . E sarà più costoso sanare le pendenze e mettersi in regola? «A fine anno è stato deciso un inasprimento delle sanzioni per il ravvedimento operoso, per l’accertamento con l’adesione e la definizione agevolata, che scatteranno dal primo febbraio. Però si lascia la possibilità di rettificare le dichiarazioni dei redditi entro l’anno successivo. Entro settembre del 2011, quindi, per le dichiarazioni del 2009» . Torniamo alla fattura telematica. Che ne farete dei dati dei clienti? «Alimenteranno le banche dati utili per gli accertamenti sintetici del reddito, che scatteranno automaticamente quando le spese effettivamente sostenute superano il reddito del 20%. Le prime 40 mila lettere di contestazione, formulate incrociando le dichiarazioni con i dati nostri, dell’Inps, del catasto, e quelli raccolti l’anno scorso sul territorio, ad esempio dai concessionari di auto di lusso, centri benessere, porti turistici, agenzie di viaggi, stanno partendo in questi giorni» . Poi scatterà il nuovo redditometro. Anche qui insieme allo strumento ci sarà il deterrente? «Nelle prossime settimane metteremo in Rete il software, lo stesso che sarà poi usato dall’Agenzia. Ciascuno potrà verificare la congruità del reddito dichiarato con le spese sostenute e, se risulta qualche anomalia, molti potrebbero ritenere conveniente adeguare anche il reddito dichiarato nel 2010 con il ravvedimento operoso...» . Quali saranno gli altri terreni di caccia del 2011? «Ci dedicheremo alle verifiche sulle imprese costantemente in perdita, le imprese usa e getta, che aprono e chiudono dopo pochi mesi, abbasseremo la soglia del tutoraggio a tutte le aziende che fatturano 150 milioni di euro l’anno. E poi le partite Iva» Un numero impressionante, più di 7 milioni sulla carta, ma molte nascondono una forma di lavoro dipendente, tantissime altre non sono mai state operative. «Cominceremo a fare pulizia anche lì. Intanto dal 28 febbraio parte un nuovo regime di autorizzazione. Oggi chi apre una partita Iva è subito inserito nel sistema Vies che consente di fare operazioni con l’estero, mentre da marzo ci riserveremo 30 giorni di tempo per autorizzarle. Nel frattempo partiranno le verifiche a tappeto sulle partite Iva esistenti. A chi non opera con l’estero verrà tolto l’accesso al Vies. Crediamo che così, intanto, si possano limitare le frodi carosello condotte con l’estero» . Da quest’anno gli accertamenti saranno subito esecutivi. I contribuenti avranno tempi strettissimi per decidere cosa fare, ma per voi è una grande responsabilità... «La riduzione dei tempi di esecuzione con l’eliminazione delle cartelle, un’altra novità del 2011, corregge un’anomalia tutta italiana, l’unico Paese al mondo dove passava un anno e mezzo tra l’avviso di accertamento e il pagamento. È una norma che stimola il buon comportamento di tutti, anche se implica dei rischi per noi e per i contribuenti. Loro avranno tempi molto più brevi per decidere se fare ricorso, pagare o chiedere una sospensiva, ma anche molte meno possibilità di bloccare le procedure con contestazioni quasi sempre solo formali. Le Commissioni Tributarie saranno spinte all’efficienza, perché dovranno esaminare le richieste di sospensiva in tempi brevissimi. Anche per noi è un impegno: se oggi ci accorgiamo di un errore abbiamo un anno di tempo per sistemarlo, da ora in avanti, e garantisco che quando necessario lo faremo, dovremo agire immediatamente» .
Mario Sensini