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 2010  dicembre 29 Mercoledì calendario

“In Brasile venderemo un milione di auto” - «La cosa che mi fa più piacere è vedere e sentire che qui in Brasile la Fiat è considerata un’azienda di casa»

“In Brasile venderemo un milione di auto” - «La cosa che mi fa più piacere è vedere e sentire che qui in Brasile la Fiat è considerata un’azienda di casa». Per Sergio Marchionne, ad di Fiat, la giornata di ieri, con la simbolica posa della prima pietra della nuova fabbrica di Fiat a Pernambuco in Brasile è stata «il modo migliore per chiudere l’anno». Nel corso della cerimonia, a cui hanno partecipato circa mille invitati, tra cui il presidente del Brasile Luis Inacio Lula da Silva, Marchionne ha sottolineato come «negli ultimi due anni, quando tutte le industrie del mondo hanno dovuto fare i conti con una crisi spaventosa, l’apporto delle attività brasiliane a Fiat è stato determinante». L’ad del Lingotto ha poi ribadito l’intento di superare la soglia di 1 milione di veicoli venduti all’anno in Brasile entro il 2014. «Il Brasile è oggi uno dei luoghi in cui gli investimenti trovano un ambiente più sicuro e promettente», ha detto Marchionne. La nuova fabbrica, ha spiegato il presidente Fiat per l’America Latina, Cledorvino Belini, occuperà un’area di 4,4 milioni di metri quadri, a circa 13 chilometri dal porto di Suape, regione metropolitana di Recife. Gli investimenti ammonteranno a 3 miliardi di reais (circa 1,35 miliardi di euro) mentre la capacità di produzione arriverà a 200 mila veicoli/ anno, dal 2014. Lo stabilimento produrrà nuovi modelli di veicoli sviluppati in Brasile e finalizzati alle richieste dei consumatori brasiliani e latinoamericani. Il polo industriale di Suape, che raggrupperà fornitori dei componenti e sistemi, a pieno regime creerà circa 3.500 posti di lavoro diretti e estenderà la sua influenza su altri settori e affari. I 3 miliardi di reais fanno parte di un totale di 10 miliardi di reais che la Fiat investirà in Brasile tra i 2011 e il 2014, di cui 7 miliardi sono destinati ad aumentare di 150 mila veicoli la capacità annuale di produzione dello stabilimento di Betim, a Minas Gerais, che arriverà quindi a produrre 950 mila unità/anno, oltre allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie. Marchionne ha parlato anche di quello che si aspetta nel 2011. «Sarà ancora dura in Europa per l’auto - ha previsto l’ad di Fiat - andrà invece abbastanza bene qui in America Latina. Bene negli Stati Uniti per la Chrysler, bene per la Case New Holland e in ripresa per l’Iveco. In totale un anno positivo per Fiat». Invece sulll’accordo per la fabbrica torinese di Mirafiori, firmato da tutti i sindacati escluso la Fiom Cgil, Marchionne ha detto che «mi spiace che alla Fiom non si rendano conto dell’importanza di questo progetto di Mirafiori. Esiste sempre la possibilità di firmare l’accordo, il progetto di Mirafiori è stato fatto con le migliori intenzioni per portare avanti l’industria dell’automobile. Non sono richieste strane: non abbiamo proposto niente di straordinario se i nostri lavoratori stanno cercando di fare un lavoro onesto». Sempre su Mirafiori, il ministro per lo Sviluppo economico, Paolo Romani ha detto che «è corretto che un’azienda ponga il problema in termini di relazioni industriali e il fatto stesso che tre sindacati su quattro abbiano fatto un accordo con Fiat mi fa considerare questo patto non un rischio per il Paese ma un’opportunità». Stamattina intanto a Roma riprenderà il tavolo tra Fiat e sindacati per il contratto della newco sulla fabbrica campana di Pomigliano. Dopo le oltre otto ore di confronto di ieri, la discussione è stata aggiornata a stamattina, con l’obiettivo, spiegano i sindacati, di chiudere in giornata l’intesa che consentirà di avviare le assunzioni nella fabbrica campana dal 2011.