Isabella Bufacchi, Carlo Marroni, Il Sole 24 Ore 29/12/2010, 29 dicembre 2010
PARTE LA RIFORMA DELLE FINANZE VATICANE
Parte la nuova riforma delle finanze vaticane. Domani il Papa firmerà un Motu Proprio con cui sarà attuata la convenzione monetaria con l’Unione Europea, siglata il 17 dicembre 2009 e che doveva essere recepita entro quest’anno. La novità più importante è che sarà istituita una sorta di Banca Centrale dello Stato della Città del Vaticano, che sovrintenderà a tutte le attività, a partire da quella dell’antiriciclaggio, che entrerà subito in vigore e sarà immediatamente applicata dalla Santa Sede – il governo della Chiesa universale – e dallo Ior, presieduto da Ettore Gotti Tedeschi.
Si tratta del primo passo – spiegano fonti vaticane – verso il completo adeguamento di tutte le normative interno allo stato vaticano agli standard internazionale, e che vede in prospettiva l’ingresso nella white list dell’Ocse. Il Motu Proprio è in sostanza un atto dovuto, ma di certo dentro le stanze vaticane negli ultimi mesi c’è stata una accelerazione nei contatti internazionali. Già lo scorso luglio era stato istituito un organismo che ha fatto da embrione alla banca centrale, alla cui testa era stato designato il cardinale Attilio Nicora, presidente dell’Apsa, e membro della commissione cardinalizia dello Ior, presieduta dal segretario di Stato, Tarcisio Bertone, che dalla sua posizione di primo ministro del Papa ha spinto sulla strada della trasparenza.
Le nuove norme prevedono che il Vaticano acquisirà il diritto di utilizzare l’euro come propria moneta ufficiale: è stato fissato in 2,3 milioni di euro il massimale di emissione nella ’quota fissa’, a cui si potrà aggiungere una parte variabile. Questa è una novità sostanziale: il Vaticano aveva già le sue monete, ma erano destinate sostanzialmente ai collezionisti. D’ora in avanti almeno il 51% della quota emessa – e che avrà l’effige del Papa, altra novità di rilievo – dovrà essere messa in circolazione. Le monete saranno coniate dal Poligrafico dello Stato italiano.
Ma il cuore delle nuove regole sarà sulla prevenzione del riciclaggio di denaro, della frode e della falsificazione di mezzi di pagamento in contante e diversi dal contante. Inoltre d’ora in poi gli istituti finanziari aventi sede nel piccolo Stato, quindi lo Ior, potranno avere accesso ai sistemi di regolamento interbancario e ai sistemi di pagamento e di regolamento dell’area euro a condizioni adeguate fissate dalla Banca d’Italia, in accordo con la Banca centrale europea con la quale si avvia un nuovo coordinamento. Infine verrà istituito un comitato misto Vaticano-Ue (tra cui l’Italia) per lo scambio di informazioni e l’attuazione della convenzione. E proprio sulla presunta violazione delle norme antiriciglaggio che lo scorso settembre la Procura di Roma ha aperto un fascicolo sui vertici dello Ior e sequestrato 23 milioni di euro, sequestro confermato nei giorni scorsi dal Gip di Roma.