Novella 2000, n. 51, 23/12/2010, p. 34, 23 dicembre 2010
Nei giorni che precedono il Festival di Sanremo è tutto un fiorire di attestazioni di stima reciproche e promesse di complicità
Nei giorni che precedono il Festival di Sanremo è tutto un fiorire di attestazioni di stima reciproche e promesse di complicità. Ma una volta arrivate all’Ariston, le vallette hanno sempre finito per farsi la guerra. 1992 – Pippo Baudo arruola un tris di regine: Milly Carlucci, Brigitte Nielsen e Alba Parietti. Presentano una serata ciascuna e appaiono insieme solo in finale. Non si detestano, ma non si “prendono”: pur alloggiando nello stesso hotel, pranzano e cenano sempre separate. 1994 – Una cantante va all’Ariston in veste di valletta: è Anna Oxa, sul palco con Cannelle, bellezza caraibica famosa per uno spot di caramelle. Al Festival si sono ignorate. 1995 – Anna Falchi è sfacciata, altezzosa e sicura di sé. Sul palco prende subito il sopravvento sulla composta e un po’ scontrosa Claudia Koll che non conquista il pubblico ma si guadagna le lodi di Baudo. 1996 – Il nono Festival di Pippo Baudo porta sul palco l’attrice romana Sabrina Ferilli e l’elegante modella argentina Valeria Mazza, per la quale il presentatore non nasconde le sue simpatie. La bruna Ferilli ne soffre e quando Baudo, presentandola sul palco, sbaglia il suo cognome (la chiama Sabrina Salerno) lei finge disinvoltura ma dietro le quinte piange disperata. E la sua performance da allora in poi ne risente. 1998 – Nel suo primo Festival, Raimondo Vianello chiama con sé due donne estremamente diverse: Eva Herzigova e Veronica Pivetti. Entrambe capiscono che rappresentano un clichè e Veronica accentua le sue imperfezioni. 2003 - Baudo sceglie due bionde: Claudia Gerini e Serena Autieri. Entrambe attrici, entrambe molto amate dal pubblico, a Sanremo sono inevitabilmente rivali. E battibeccano, si dice, per chi deve avere il vestito più bello. 2008 – Bianca Guaccero è la vera vincitrice di un Festival che ha deluso. Andrea Osvart, giudicata troppo fredda, non regge il confronto con la “caliente” pugliese. S’ingelosisce e accusa la produzione di aver dato alla collega molto più spazio che a lei.