Il Sole 24 Ore 24/12/2010, 24 dicembre 2010
LA BUROCRAZIA SIA UGUALE PER TUTTI
In Sicilia la burocrazia può essere un ostacolo doppio. La sua lentezza può diventare opacità e alzare il costo di una procedura innalzandolo a rischio d’impresa. È il caso delle autorizzazioni in campo di protezione ambientale. Una direttiva dell’assessorato regionale territorio e ambiente prescrive che siano subordinate ai certificati antimafia. Cosa che spesso viene data per acquisita, quando tale non è. Omissione in buona fede, trascuratezza, o qualcos’altro, per Confindustria Sicilia il pericolo è quello di aprire a imprese infiltrate. È un rischio grave, che non si può non denunciare. Le aziende siciliane, com’è noto, hanno iniziato da tempo una battaglia per la legalità che ha posto alcuni imprenditori nel mirino e li ha costretti a una vita blindata. Sacrifici che hanno dato i loro frutti, in termini di denunce, di coscienza civile diffusa, di chiarezza definitiva circa il fatto che in certe terre non può esistere vera imprenditoria che non assuma la lotta al malaffare come discriminante. Tutto questo, però, diventa vano senza l’appoggio di tutti gli attori, in primis quelli istituzionali, deputati al governo del territorio. Le imprese non possono essere lasciate sole. E gli errori di qualcuno possono riportare all’indietro le lancette del tempo di tutti.