Eugenio Capodacqua, “Corriere della Sera” 24/12/2010, 24 dicembre 2010
«Mi sveglio ancora la mattina pensando a cosa fare per migliorare. Un atleta lo capisce da tanti segnali se è saturo o no
«Mi sveglio ancora la mattina pensando a cosa fare per migliorare. Un atleta lo capisce da tanti segnali se è saturo o no. Se nei test non dai tutto, se negli allenamenti non spingi al limite, se tiri indietro il pedale, se ti pesa il freddo o la pioggia, vuol dire che è arrivato il momento di smettere. Ma a me non succede ancora». (Ivan Basso, 33 anni, deciso a correre fino a 40)