Walter Rauhe, Il Messaggero pag 21 22/12/2010, 22 dicembre 2010
AEROPORTI NEL CAOS, LA NEVE FERMA ANCHE FRANCOFORTE
Anche il più grande aeroporto tedesco si è dovuto arrendere ieri all’ondata di gelo e di neve che da giorni sta creando fortissimi disagi al traffico di mezz’Europa. Dalle cinque alle otto e mezza di mattina i mezzi spartineve dello scalo di Francoforte non sono riusciti a tenere libere le tre piste dell’aeroporto che è stato così costretto ad annullare tutti i voli in arrivo e in partenza - complessivamente quasi trecento - mandando in tilt gran parte del traffico aereo da e per la Germania. Un portavoce della Fraport - la società di gestione dell’hub - ha giustificato l’ennesima chiusura dello scalo con le informazioni contraddittorie pervenute in nottata dal servizio meteorologico tedesco che annunciava per la regione solo qualche sporadica nevicata. Quella abbattutasi all’alba su gran parte della regione dell’Assia è stata invece una bufera di neve che ha colto di sorpresa i responsabili tecnici dell’aeroporto, che ha ripreso ad operare a ritmo ridotto solo intorno alle nove di mattina.
Il persistente caos negli aeroporti europei sta iniziando intanto ad avere ripercussioni politiche. Il commissario europeo ai Trasporti Siim Kallas ha definito ieri come «inaccettabili» i forti disagi provocati dalla neve in molti scali aerei e alla rete ferroviaria. Quello che è successo in questi giorni «non deve mai più accadere», ha dichiarato il commissario ammonendo le autorità aeroportuali ad essere più «serie» nella pianificazione delle misure da adottare per contrastare fenomeni meteorologici relativamente normali per questa stagione. «Naturalmente la sicurezza ha precedenza assoluta - ha detto Kallas - ma nevicate intense e condizioni meteo estreme devono essere tenute in considerazione nei piani d’emergenza». Nei prossimi giorni il Commissario europeo ha deciso di convocare i rappresentanti aeroportuali per chiedere ulteriori spiegazioni e per esaminare con loro eventuali misure aggiuntive in grado di evitare in futuro situazioni caotiche come quelle che in questi giorni hanno semi paralizzato molti scali.
Ma i disagi intanto restano e mettono a rischio i viaggi natalizi di decine di migliaia di persone. In Gran Bretagna ha ripreso a funzionare l’aeroporto londinese di Gatwick, mentre quello di Heathrow è in grado di garantire fino alle 7 di questa mattina solo il 30% della sua operatività e prevede forti ritardi e annullamenti almeno fino a domenica 26. Per decongestionare lo scalo le autorità locali hanno autorizzato atterraggi fino all’una di notte ma la British Airways invita ancora i passeggeri a non recarsi in aeroporto senza aver prima verificato che il volo prenotato sia stato confermato. Il primo ministro britannico David Cameron ha deciso intanto l’invio di soldati per aiutare a liberare le piste dalla neve e per assistere i passeggeri rimasti a terra e costretti in molti casi a trascorrere le notti all’interno degli scali.
In Francia la situazione va invece lentamente normalizzandosi. All’aeroporto Charles de Gaulle tre delle quattro piste sono di nuovo operative ma molti voli interni sono stati cancellati per permettere alle compagnie di ripristinare i loro collegamenti internazionali.
Un grosso problema resta quello del liquido antigelo e del sale che iniziano a scarseggiare un po’ ovunque e che a Bruxelles ha rischiato di provocare la chiusura totale dell’aeroporto, scongiurata soltanto all’ultimo minuto dalla fornitura di un quantitativo in grado di garantire l’operatività dello scalo nei prossimi giorni.