Antonio Armano, IL Dicembre 2010; Thomas de Quincey, "Gli ultimi giorni della vita di Immanuel Kant", Adelphi, 22 dicembre 2010
Tra le stranezze ipocondriache del filosofo Immanuel Kant, il passeggiare sempre solo per poter respirare con il naso (in compagnia avrebbe dovuto aprire la bocca per parlare, rischiando così il contatto con i virus)
Tra le stranezze ipocondriache del filosofo Immanuel Kant, il passeggiare sempre solo per poter respirare con il naso (in compagnia avrebbe dovuto aprire la bocca per parlare, rischiando così il contatto con i virus). Utilizzava un sistema di tiranti per reggere le calze così da non usare le giarrettiere (che bloccavano la circolazione). Alle dieci di sera andava a dormire sempre in una stanza completamente buia (un raggio di luna poteva turbargli il riposo).