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 2010  dicembre 18 Sabato calendario

Sto leggendo «Il cimitero di Praga». Premetto che ho sentito l’autore affermare, in alcune interviste, di aver attinto a varie fonti e documenti, di aver operato dei «copia e incolla», ma quello che ho letto a pagina 153 mi ha lasciata piuttosto perplessa: in pratica, l’episodio riportato lo si ritrova pari pari e, a tratti, parola per parola, nel romanzo «Da Quarto al Volturno» di Giuseppe Cesare Abba (cap

Sto leggendo «Il cimitero di Praga». Premetto che ho sentito l’autore affermare, in alcune interviste, di aver attinto a varie fonti e documenti, di aver operato dei «copia e incolla», ma quello che ho letto a pagina 153 mi ha lasciata piuttosto perplessa: in pratica, l’episodio riportato lo si ritrova pari pari e, a tratti, parola per parola, nel romanzo «Da Quarto al Volturno» di Giuseppe Cesare Abba (cap. 22 maggio. Ancora a Parco). Per me è stato facile riconoscere il brano perché l’ho proposto spesso ai miei alunni insieme alla novella «Libertà» di Verga, ma mi chiedo come sia possibile che nessuno se ne sia accorto. È pur vero che sono un’insegnante di letteratura italiana del buon tempo antico laureatasi con lode con uno dei più grandi dantisti italiani, ma... Ma forse Eco, con la sua ironica facondia, saprà trovare una spiegazione. Pina Pagano. *** [La Stampa pag. 41, 19/12/2010] Eco all’ipermercato: paghi uno, prendi due libri. Autografi e dediche per i fan. E una risposta alla lettrice della Stampa che lo accusa di aver “rubato” da Abba - [...] Una lettrice ha scritto alla Stampa che lei ha copiato pari pari un brano dal capitolo XXII di Da Quarto al Volturno di Giuseppe Cesare Abba. Eco fa la faccia stupefatta: «E certo! Il personaggio si chiama Giuseppe Cesare Abba e dice quello che ha scritto». Sono le sei, il professore stacca, ritardatari lo inseguono brandendo copie. Rimpicciolito tra la folla, scompare. Aspettate che firmi le patatine in biblioteca: non avrà vie di fuga. *** [La Stampa, lettere 21/12/2010]. Ho letto sulla Stampa di ieri l’arguta dichiarazione del prof. Eco e naturalmente da Lui non mi aspettavo nulla di meno. Solo che qui stiamo parlando dell’episodio riportato a pag 153 - come ben chiarito nella mia lettera - e non delle pagine precedenti, a cui il prof. Eco evidentemente si riferisce. E a pag. 153 non è certo Abba a parlare, ma il protagonista del romanzo, cioè Simonini. Conosco la legge dell’ ubi maior e detesto polemizzare, ma la mia replica, chiara e indiscutibile, è affidata, più che alle parole, a quanto ciascun lettore può intendere. Pina Pagano