Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  dicembre 22 Mercoledì calendario

Il party dei tartufi Per l’oligarca di Kiev un conto a sei zeri - Quando ha ricevuto la telefonata da Alain Ducasse in persona, non poteva credere alle sue orecchie: «Mi devi procurare sei chili di tartufi bianchi d’Alba e ogni esemplare non deve essere più piccolo di 300 grammi

Il party dei tartufi Per l’oligarca di Kiev un conto a sei zeri - Quando ha ricevuto la telefonata da Alain Ducasse in persona, non poteva credere alle sue orecchie: «Mi devi procurare sei chili di tartufi bianchi d’Alba e ogni esemplare non deve essere più piccolo di 300 grammi. Cerca il meglio e non badare a spese, finiranno sulla tavola della cena di compleanno più lussuosa che mi sia mai capitato di preparare». In trent’anni di carriera come commerciante di tartufi, di richieste importanti da vip e grandi chef Andrea Rossano da Vezza d’Alba ne ha ricevute tante. «Ma un ordine così, direttamente da uno come Ducasse che, con i suoi ristoranti in giro per il mondo può vantare ben 19 stelle Michelin, mi ha fatto un certo effetto». E così si è messo all’opera, raccogliendo in pochi giorni con la sua Tartufingros un tesoro da far invidia anche ai banchetti delle teste coronate. Poi è salito in macchina e con la moglie Daniela ha portato il bottino a destinazione: il resort di Courchevel sulle Alpi della Savoia francese, nel comprensorio di Les Trois Vallées. È in questo paradiso invernale per miliardari, dove si concentrano una dozzina di hotel a cinque stelle e 26 tra chalet di lusso e ristoranti, che il magnate ucraino dell’acciaio e dei media Viktor Pinchuk sabato sera ha speso oltre cinque milioni di euro per festeggiare il suo cinquantesimo compleanno e il quarantesimo della moglie Elena, figlia dell’ex presidente Leonid Kuchma. Per tenere lontano i curiosi, il servizio d’ordine ha alzato un muro degno della migliore cortina di ferro, non lasciando trapelare nulla. Ma si mormora che tra i 144 invitati di quest’uomo inserito tra i 100 più influenti del pianeta e al 307˚ posto della classifica dei Paperoni di Forbes, ci fossero anche amici di lunga data come Bill Clinton e Steven Spielberg, mentre Elton John e Christina Aguilera non avrebbero fatto mancare una breve performance. Quel che è sicuro è che, per sbalordire tutti con un party considerato tra i più sfarzosi degli ultimi anni, Pinchuk si è concesso di tutto e di più. Ha affittato un terreno innevato di tremila metri quadri a Courchevel, quota 1650, uno dei luoghi più amati dai super ricchi dell’ex Unione Sovietica, e ha fatto arrivare direttamente dal Canada il celebre Cirque du Soleil, che ha intrattenuto gli ospiti con le sue straordinarie acrobazie. A sovraintendere la cena è invece arrivato Alain Ducasse, con uno staff di oltre 150 persone tra cuochi, aiuti e camerieri che si sono portati dietro chissà quante pentole, padelle e stoviglie. Sotto una tensostruttura allestita per l’occasione, sono stati apparecchiati dodici tavoli rotondi, ognuno per dodici commensali. Il menu è rimasto top secret, ma Rossano può testimoniare che fine hanno fatto i suoi tartufi, richiesti espressamente dal miliardario e gran gourmet ucraino. «Sono stati messi sotto delle cloche di vetro, circa mezzo chilo per ogni tavolo. Quando è arrivato il loro turno, due camerieri li hanno affettati su un piatto di coquilles Saint-Jacques (capesante, ndr) con salsa Albufera». Per i vini, non è difficile immaginare che si sia spaziato tra i migliori Champagne e i grands crus di Bordeaux e Borgogna, senza scordare l’immancabile vodka. Musica jazz e fuochi d’artificio hanno concluso la mega-festa, non prima però di richiedere un piccolo gesto di generosità agli invidiatissimi ospiti. Victor Pinchuk e la moglie Elena sono noti per le loro numerose attività benefiche e, tra una sontuosa portata e l’altra, pare non abbiano scordato neppure in quest’occasione di raccogliere fondi da destinare alla loro fondazione impegnata a combattere l’Aids.