La Stampa 21/12/2010, pagina 23, 21 dicembre 2010
“Centinaia di poliziotti davano calci alle donne” - Alle 20 di domenica sera sulla piazza Oktyabrskaya di Minsk c’erano 40 mila bielorussi
“Centinaia di poliziotti davano calci alle donne” - Alle 20 di domenica sera sulla piazza Oktyabrskaya di Minsk c’erano 40 mila bielorussi. Arriva la notizia che le forze speciali della polizia hanno preso d’assalto il quartier generale del candidato alla presidenza Vladimir Neklyaev, che è stato picchiato e portato via su un’ambulanza. Altri sei candidati alla presidenza si sono presentati in piazza per annunciare che, secondo i dati degli exit poll indipendenti, Lukashenko ha avuto solo il 31% dei voti e si dovrebbe andare al ballottaggio. La gente si è messa in cammino verso il palazzo del governo, per chiedere nuove elezioni senza la partecipazione del dittatore. I candidati alla presidenza hanno chiesto trattative con il governo, alcuni manifestanti hanno cercato di entrare nel palazzo, ma le porte erano barricate. A un certo punto sono saltati fuori centinaia di soldati delle truppe dell’Interno, in equipaggiamento pesante, e hanno cominciato a picchiare tutti. Chi cadeva sul ghiaccio veniva preso a calci, anche le donne. Alcuni poliziotti avevano pistole elettriche, altri hanno usato candelotti con il gas. La gente si è allontanata ma non voleva andarsene. I rappresentanti del governo hanno annunciato di essere pronti a trattare e, quando i rappresentanti dell’opposizione si sono riavvicinati, gli hanno lanciato contro migliaia di poliziotti. Centinaia di persone sono state assalite, picchiate e caricate sui cellulari. Il candidato alla presidenza Sannikov è stato tirato a forza dalla sua automobile, picchiato e arrestato. Stessa sorte è toccata a tutti gli altri sei candidati in piazza, mentre dopo si è saputo che Nelkyaev è stato portato via con la forza dal letto del reparto di rianimazione dove era stato ricoverato per le percosse subite prima.