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 2010  dicembre 21 Martedì calendario

Lezione ai tedeschi dalla terra della monnezza ANTONIO FORESTI - La Jcoplastic di Battipaglia (Salerno) è una specie di paradosso del Belpaese

Lezione ai tedeschi dalla terra della monnezza ANTONIO FORESTI - La Jcoplastic di Battipaglia (Salerno) è una specie di paradosso del Belpaese. Basata in una delle regioni più tormentate d’Italia, dov’è più difficile fare impresa, grazie al suo vende contenitori plastici, in particolare cassonetti, bidoni e fusti per rifiuti solidi urbani (Rsu) e raccolta differenziata a mezza Europa. Tra i suoi clienti ci sono le aziende municipalizzate di molti paesi europei. Curioso, no? Dal cuore dell’emergenza « m o n n e z z a » partono i contenitori per la differenziata tedesca, patria del civismo e dell’ecologia, strana nemesi. Ma così vanno le cose in Italia. Antonio Foresti, 43 anni è il dinamico amministratore delegato di Jcoplastic. L’azienda è nata nel 1962 ma è stata rilevata dalla nuova proprietà in due tappe tra il 1999 e il 2002. «L’export - spiega Foresti - vale ormai il 62% del nostro fatturato, pari a 100 milioni di euro». In Italia «continuano ad investire, ma causa costi e burocrazia, stiamo puntando di più sull’estero, con stabilimenti in Spagna, Francia, Austria, Grecia e Turchia». Il gruppo impiega 340 dipendenti che producono oltre ai cassonetti per i rifiuti anche box per la raccolta di frutta e ortaggi, una linea di contenitori per officine meccaniche e di stoccaggio merci e pallet in plastica per la sicurezza edile, barriere di protezione anticaduta. «Il segreto del nostro export?», chiosa Foresti. «Investiamo molto in Ricerca e sviluppo. Circa il 5% del fatturato annuo», che detto da Battipaglia sembra quasi un’eresia. «Adesso stiamo progettando una mini turbina eolica in plastica ad uso casalingo…». Già. Chi dice che in Meridione non si può fare sviluppo?