La Stampa 20/12/2010, pagina 36, 20 dicembre 2010
Una nevicata di un giorno ha paralizzato l’Italia: la A1 bloccata, treni con ritardi biblici, pendolari all’addiaccio, totale assenza della Protezione civile
Una nevicata di un giorno ha paralizzato l’Italia: la A1 bloccata, treni con ritardi biblici, pendolari all’addiaccio, totale assenza della Protezione civile. È mai possibile? GIAN PIERO AURELI L’ inefficienza di ferrovie e autostrade è nota. Ma questa volta siamo andati oltre la sopportazione. E la società Autostrade non è la prima volta che dimostra la sua inefficienza con la neve. Non ci sono scusanti: questa è incuria e inefficienza bella e buona. Benissimo ha fatto il presidente della regione Toscana a denunciare. È ora oche chi sbaglia paghi. È troppo facile portarsi a casa appannaggi e prebende milionarie e scaricarsi dalle responsabilità. Va considerato, poi, che il pedaggio lo paghiamo sempre, anche con le code e i disagi! SERGIO BAZERLA Sono sacrosante le proteste per l’odissea notturna vissuta da chi si è trovato bloccato sull’Autosole. Perché è stato permesso ai mezzi pesanti di transitare, nonostante gli allarmi della Protezione civile? Facile trovare la risposta: i mezzi pesanti sono quelli che pagano il biglietto più «pesante» e nessuna società di gestione autostradale vuole rinunciare a una fetta succulenta di profitti solo perché possono correre il rischio di restare fermi al gelo per ore. Chi se ne frega? Ora le varie Authority promettono inchieste, interrogazioni... ma il tutto finirà, come al solito, in una bolla di sapone. DANIELE ORLA So di dire cose che suoneranno stonate ma io la penso così. Giustamente viene chiesto che chi è rimasto bloccato nel traffico a causa della neve venga risarcito. Sono d’accordo che a risarcirlo siano anche Anas e Società Autostrade. I cartelli di preavviso sono aggiornati in ritardo e dislocati in posizioni demenziali (es. al casello dell’autostrada: ma a quel punto devo entrare per forza! Che sia quello che vuole chi gestisce l’autostrada?). Non solo: devono contribuire ai risarcimenti tutti coloro che, pur sapendolo, si sono messi in viaggio senza catene o pneumatici da neve, infischiandosene di mettere a rischio l’incolumità altrui. Insomma, non si può continuare a pretendere di fregarsene degli avvertimenti e delle disposizioni di legge per poi chiedere che la comunità provveda a pagare i danni causati dal proprio menefreghismo. ROBERTO BELLIA L’ ex ministro Scajola, noto per la sua distrazione al momento di pagare il conto, è stato salvato da una notte all’addiaccio dai diligenti tutori dell’ordine, che lo ho hanno portato a destinazione mentre gli altri automobilisti, comuni cittadini, rimanevano in attesa di soccorsi mai arrivati. Ma ci rassicura il nuovo capo della Protezione civile, Gabrielli: la neve e il ghiaccio sulle strade non sono stati la causa del blocco stradale: sono gli stati gli italiani, debitamente (dis)informati dall’Anas, che imprudentemente sono partiti non attrezzati per fronteggiare la bufera. VITTORIO TESIO Lo scaricabarile andrà avanti qualche giorno tra Autostrade, Protezione Civile, Enti locali, Ferrovie, Anas e singoli cittadini, certamente non sarà individuato nessun responsabile e la cosa verrà dimenticata. Chi è rimasto intrappolato in autostrada o in treno invece non si scorderà questa disavventura, la racconterà per settimane con indignazione a amici, parenti e colleghi di lavoro, poi però col tempo - parlo per esperienza per aver fatto una notte prima di Natale bloccato sull’Autosole, una quindicina di anni fa - quest’incubo diventerà un ricordo quasi piacevole (quasi), perlomeno eroico e certamente scolpito nella memoria. Con le conseguenze del caso: amici e colleghi che alla prima neve dovranno sentire di nuovo lo stesso racconto e sbufferanno sottovoce «ancora con la storia della notte in autostrada...». Quanto alle responsabilità, che certamente sono diffuse, penso che ognuno debba farsi anche un esame di coscienza e farsi carico dei doveri e delle precauzioni che ogni cittadino dovrebbe smettere di demandare allo Stato. Non si può partire senza catene o gomme da neve quando la nevicata è annunciata e prevista, bisogna valutare per bene l’urgenza e la necessità del viaggio e mettere nel conto che ci saranno rischi e possibili imprevisti legati agli umori del meteo. Negli Stati Uniti, nelle pianure ghiacciate del Midwest, ogni volta che c’è tempesta di neve si contano i morti rimasti intrappolati sulle strade al gelo. Si commenta il fatto che sono stati imprudenti a partire, ma non ho mai sentito nessuno dare la colpa allo Stato. Mario Calabresi