Simona Antonucci, Il Messaggero pag. 23 21/12/2010, 21 dicembre 2010
LA TAVOLA DELLA CULTURA
Secondo i dati emersi dall’indagine "Cultura, impresa e territorio", condotta da Federculture con il contributo della Camera di Commercio di Roma, nove su trenta dei monumenti più visitati in Italia si trovano nella provincia di Roma. Primo in classifica nel 2009, il circuito archeologico "Colosseo, Palatino e Foro" che ha portato in cassa più di 30 milioni di euro. Il 45 per cento delle produzioni italiane di teatro e di danza sono targate Lazio. Quasi il 60 per cento dei 1.567 milioni fatturati dalle imprese italiane di audiovisivo provengono da Roma e Lazio. Il 16 per cento degli editori italiani è tra Roma e hinterland. In città i frequentatori dei musei statali sono aumentati del 30 per cento e quelli del circuito museale civico del 51. Moltiplicati anche i visitatori delle collezioni fuori porta: più 54 per cento. In aumento anche la produzione libraria, i prestiti nelle biblioteche e gli ingressi all’Archivio di Stato. A Roma la fame di cultura negli ultimi dieci anni è cresciuta del 30 per cento. E con 64 istituti statali, 160 non statali, 824 biblioteche, 83 festival l’anno, la Regione diventa l’ombelico d’Italia. Tra Roma e Lazio si va al cinema, ai concerti e al teatro più che nel resto d’Italia e nonostante la crisi il volume d’affari è cresciuto del 15,6 per cento tra 2008 e 2009 e l’offerta di spettacoli guadagna un più 11,3 per cento. Sono aumentati i prestiti nelle biblioteche, gli ingressi all’Archivio centrale e di Stato e all’Archivio capitolino. E di pari passo sono aumentati anche gli impiegati nel settore cultura: nel Lazio sono il doppio rispetto alla media italiana. I fondi per il ministero dei Beni culturali negli ultimi 5 anni invece sono scesi del 30 per cento, mentre quelli del Fondo Unico dello Spettacolo del 40 (per un totale di oltre un miliardo di euro tra Stato, regioni ed Enti Locali). Lo studio è appoggiato anche dal direttore della Fondazione Romaeuropa Fabrizio Grifasi, dall’amministratore delegato dell’Auditorium Carlo Fuortes, dal direttore dell’Azienda Palaexpo Mario De Simoni, dal presidente di Zetema Francesco Marcolini.