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 2010  dicembre 21 Martedì calendario

GENTILONI SILVERI PAOLO

Roma 22 novembre 1954. Politico. Eletto alla Camera nel 2001, 2006, 2008 (Ulivo poi Pd). Ministro delle Comunicazioni nel Prodi II (2006-2008), aveva il delicato compito di metter mano alla riforma del sistema televisivo (e alla legge Gasparri in particolare). Il testo del suo disegno di legge prevedeva, tra l’altro, il passaggio di una rete Rai e di Retequattro dall’analogico al digitale (come già sentenziato dalla Corte Costituzionale ma i vari governi avevano sempre rinviato la riassegnazione delle frequenze) e limiti più severi al numero di spot per contrastare l’accentramento degli incassi pubblicitari. Definito da Berlusconi «un atto di banditismo» e «disegno criminale», con la caduta di Prodi non se ne fece più niente • «Nelle sue vene scorre il sangue del celebre conte Ottorino Gentiloni Silverj, uomo di fiducia di Pio X» • «È un portatore sano di rancore» (Maurizio Gasparri) • «Capo indiscusso del Movimento studentesco al Tasso di Roma, era un leader glaciale, deciso, di pochi gesti e nulle parole. Portava l’eskimo, i capelli lunghi, la frangetta ribelle e niente occhiali. Era alto, magro, inavvicinabile. Piaceva da morire alle ragazze, perché era un leader proletario, ma di grande famiglia. Con la sua aria da bello e dannato, conquistò la preside, la sinistrissima Adelaide Di Porto, e perfino la leggendaria, per severità, professoressa Raminella, docente di Lettere. Chiamato per le interrogazioni, il ragazzo dava le secche risposte indispensabili e tornava al banco col massimo voto, additato alla classe come esempio. Il resto del tempo lo trascorreva a organizzare manifestazioni, sit in, picchetti, spedizioni punitive [...] Presa la maturità, il conte Paolo uscì dal Tasso lasciando in tutti la certezza che, se non fosse finito prima in gattabuia, sarebbe presto diventato un grande. Ingranò invece la retromarcia. Ingrassò, si mise gli occhiali, tagliò il ciuffo e il sembiante da attore alternativo degli anni del liceo, declinò progressivamente verso l’attuale aspetto di tranquillo impiegato. Un’aria paciosa dovuta anche al felice matrimonio, senza figli, con Emanuela Mauro, architetto. Dopo la laurea in Scienze politiche, divenne giornalista [...] Dall’84 al 93 diresse Nuova ecologia, il mensile di Legambiente. Conobbe Rutelli, allora leader dei Verdi. Ne divenne l’eminenza grigia quando Rutelli si candidò a sindaco di Roma. Ha curato le sue campagne elettorali, gli ha fatto da portavoce, è stato assessore al Turismo e al Giubileo nella sua giunta. Nel 2001 ha riscosso il premio fedeltà, con un seggio in Parlamento. Oggi, fa parte di un trio di patiti del tennis con Ermete Realacci e Chicco Testa. Matricolato buongustaio, gira l’Europa per ristoranti. Con Realacci fa blitz gastronomici per assaporare lardi di Colonnata e formaggi di fossa. Mangia sofisticato e beve meglio» (Giancarlo Perna) • Citazione preferita: «Siamo una generazione che a diciotto anni era come ne avesse quaranta, ma poi non ha mai accettato di compierne quarantuno» (Vázquez Montalbán).