Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  dicembre 21 Martedì calendario

Nicula Alexandru, 53 anni. Rumeno, clochard a Savona, l’altra notte, per ripararsi dal gran gelo, s’andò a rifugiare in un cantiere dismesso dove c’era pure il moldavo Larike Semenchenko, noto tra i barboni come individuo «aggressivo e violento», con sua moglie

Nicula Alexandru, 53 anni. Rumeno, clochard a Savona, l’altra notte, per ripararsi dal gran gelo, s’andò a rifugiare in un cantiere dismesso dove c’era pure il moldavo Larike Semenchenko, noto tra i barboni come individuo «aggressivo e violento», con sua moglie. I due uomini si scolarono un bottiglione di vino, a un certo punto l’Alexandru fece apprezzamenti spinti sulla consorte del Semenchenko che allora afferrò una spranga, gliela suonò sulla testa, e poi gli infilò un coccio di vetro più volte nella gola, lasciandolo in terra a morire dissanguato dopo ore di agonia. Verso le 23 di lunedì 20 dicembre negli ex cantieri Solimano in Via Nizza a Savona.