varie, 21 dicembre 2010
Nicula Alexandru, 53 anni. Rumeno, clochard a Savona, l’altra notte, per ripararsi dal gran gelo, s’andò a rifugiare in un cantiere dismesso dove c’era pure il moldavo Larike Semenchenko, noto tra i barboni come individuo «aggressivo e violento», con sua moglie
Nicula Alexandru, 53 anni. Rumeno, clochard a Savona, l’altra notte, per ripararsi dal gran gelo, s’andò a rifugiare in un cantiere dismesso dove c’era pure il moldavo Larike Semenchenko, noto tra i barboni come individuo «aggressivo e violento», con sua moglie. I due uomini si scolarono un bottiglione di vino, a un certo punto l’Alexandru fece apprezzamenti spinti sulla consorte del Semenchenko che allora afferrò una spranga, gliela suonò sulla testa, e poi gli infilò un coccio di vetro più volte nella gola, lasciandolo in terra a morire dissanguato dopo ore di agonia. Verso le 23 di lunedì 20 dicembre negli ex cantieri Solimano in Via Nizza a Savona.