Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  dicembre 20 Lunedì calendario

SCACCHISTA A NOVE ANNI SAMUEL DIVIDE L´AMERICA - NEW YORK

Samuel Sevian ha 9 anni, 11 mesi, 25 giorni e già due record. Il primo è da urlo: Samuel è il più giovane «maestro» di scacchi della storia degli Stati Uniti. Il secondo è da incubo: Samuel non ride mai. O quasi. Quando, a sei anni, lo incoronarono per la prima volta in Florida, Samuel ascoltò pazientemente l´istruttore elencare i dieci migliori ragazzini del torneo, dall´ultimo al primo posto. E appena sentì pronunciare il suo nome si avviò mestamente verso il palco, per ricevere quel trofeo alto metà di lui. Da quel momento in poi per il piccolo prodigio di Santa Clara, Florida, non ci fu più nulla da fare: condannato a vincere, partita dopo partita, scacchiera dopo scacchiera. Fino a conquistare l´11 dicembre scorso il fatidico "master".
La vittoria del piccolo Samuel non suonerà così eccezionale al popolo degli iniziati: dopotutto il recordman - pardon, il recordbaby - precedente era più vecchio di soli undici giorni. L´età di ingresso nel mondo professionistico si è abbassata sempre di più nel corso degli anni. Ma stavolta anche tra i fan dell´antico gioco venuto dall´Oriente qualcuno comincia timidamente a dissentire.
Prendete il maestro Hikaru Nakamara. Il giapponese naturalizzato americano adesso è il numero dieci nella classifica mondiale: alla veneranda età di 23 anni. E stato lui stesso il più giovane vincitore del titolo di master negli Usa: ma era già sedicenne e l´anno era il 2005. Non che Hikaru ce l´abbia con i piccini. Però il maestro è stato il primo qualche giorno fa a denunciare la pratica scorretta di far avanzare i piccoletti facendoli giocare contro sfidanti volontari. E la moltiplicazione delle partite per collezionare più punti. Un trucco che aveva permesso al predecessore di Samuel, il piccolo Nicholal Nip, anche lui californiano, di San Francisco, di aver strappato il record precedente: per poi perdersi in un buco nero di sconfitte.
L´allarme di Nakamara è stato raccolto nel blog di scacchi del New York Times. Ma la polemica era già stata lanciata su Internet dall´esperto Mark Ginsborg. Il cui sito è stato inondato dalle denunce degli altri scacchisti. Nel mirino, ci mancherebbe, non ci sono i bambini. Ma i genitori. La mamma di Nic Nip. O il padre di un altro bambino-prodigio nella topten, Daniel Naroditsky. «Il protagonismo dei genitori negli sport dei bambini è risaputo: ma gli abusi nel mondo degli scacchi sono ormai insostenibili».
Abusi? Il caso di Samuel è emblematico. A spingerlo sulla scacchiera è il padre medico. Armen Sevian è stato un campione lui stesso. E come racconta il suo nome la famiglia proviene per di più da una terra dalla forte tradizione scacchistica: l´Armenia. E armeno è anche il maestro del piccolino: Andranik Matikozyan.
Naturalmente non ci sono solo i critici. Le prodezze del piccolo Samuel hanno fatto subito gridare al «nuovo Bobby Fischer». Infatti. Anche il campione più grande di tutti i tempi cominciò a giocare all´età di sei anni. Ma era un torneo amatoriale. E perse dopo 15 minuti.