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 2010  dicembre 18 Sabato calendario

LA VEDOVA E IL TESORO (RITROVATO) DI MADOFF. AI CLIENTI TRUFFATI RESTITUITI 7 MILIARDI —

Non è certo il caso di parlare di «lieto fine» per la più grande truffa della storia della finanza: si è appena consumata la tragedia del suicidio di Mark Madoff, figlio di Bernard, il protagonista di quella maxifrode da 65 miliardi di dollari, e Irving Picard, il procuratore nominato dal tribunale per curare gli interessi degli investitori truffati, nei giorni scorsi ha chiesto danni per 20 miliardi ad alcune delle maggiori banche europee e americane considerate complici più o meno consapevoli di Madoff? Ma è la prima volta nella storia delle grandi frodi finanziarie che le vittime riescono a recuperare quasi metà di quanto avevano perduto. Metà dei 20 miliardi di dollari che, secondo le indagini di Picard, rappresentano il danno effettivamente certificato di questa straordinaria vicenda criminale: il resto sono richieste di danni supplementari o rivendicazioni non documentate in modo appropriato. In quasi due anni di lavoro Picard era riuscito a recuperare circa due miliardi.
E ieri il tribunale di New York ha annunciato un accordo che consente agli investitori frodati di recuperare altri 7,2 miliardi di dollari. Gli «eroi» di questa storia senza precedenti sono, oltre allo stesso Picard, il «mastino» della procura federale di Manhattan, Preet Bharara, e la signora Barbara Picower, vedova del miliardario filantropo Jeffry, morto poco più di un anno fa. Quest’ultimo era considerato un galantuomo e un grande benefattore fino a quando non venne alla luce che la sua ricchezza derivava, in gran parte, dai guadagni realizzati investendo, per ben 35 anni, il suo patrimonio nel fondo di Madoff. Picower finì, ovviamente, nel mirino: complice di Madoff? Addirittura un suo prestanome? La procura, però, non era riuscita a trasformare questi sospetti in incriminazioni. Gli investigatori erano partiti all’assalto del finanziere, e Picard gli aveva chiesto di restituire i 7,2 miliardi guadagnati "scommettendo"su Madoff. Picower aveva opposto un «muro di gomma» , ma nel bel mezzo della disputa— siamo nell’ottobre 2009 — era stato trovato morto in fondo alla piscina della sua villa di Palm Beach. Scomparsa sospetta, ma, fatta l’autopsia, la polizia dichiarò che il finanziere era annegato dopo un attacco cardiaco di vaste dimensioni. Gli eredi, e soprattutto la vedova Barbara, hanno cambiato rotta. Forse perché anche loro col dubbio che i guadagni del finanziere fossero di natura truffaldina, forse perché Bharara aveva trovato il filone giudiziario giusto per incastrarli o, magari, solo per cancellare le ombre sulla memoria del filantropo: Barbara ha annunciato ieri la riconsegna «fino all’ultimo penny» di tutti i guadagni fatti dal marito investendo nel fondo Madoff. La cifra (i 7,2 miliardi chiesti da Picard) è già depositata in banca. Coi ringraziamenti del procuratore di New York che ha elogiato la vedova per «aver trovato il coraggio di fare la cosa giusta» .
M. Ga.