Federico Fubini, Corriere della Sera 18/12/2010, 18 dicembre 2010
È solo un metallo duro e duttile, lucido, grigio, resistente alla corrosione e al calore. È solo un metallo, ma riassume un’epoca
È solo un metallo duro e duttile, lucido, grigio, resistente alla corrosione e al calore. È solo un metallo, ma riassume un’epoca. Il tantalio è raro in natura e ogni anno sul mercato mondiale ne sono reperibili appena 1.100 tonnellate. Ma non è per questo che negli ultimi 12 mesi il suo prezzo è esploso — più 120%— scatenando fra le principali potenze globali una guerra sorda, non dichiarata, combattuta sulle macerie della crisi finanziaria occidentale e lungo le rotte del nuovo «impero» cinese. Il tantalio è ricercato perché è insostituibile in molti prodotti che rendono la vita più facile, più lunga, mantengono milioni di posti di lavoro. Entra nelle leghe degli strumenti chirurgici, nelle protesi, negli smartphone, nei computer, ma anche nell’industria decisamente pesante. Poiché dà flessibilità e tenuta alle leghe leggere ad altissima temperatura, viene utilizzato in piccole ma decisive quantità nelle turbine degli aerei e soprattutto in quelli militari. Poter contare su una disponibilità certa di tantalio è diventato vitale per i fornitori di super-nicchia della grande industria europea. Senza di loro nulla va, anche se i loro nomi sono poco noti: la Donadon Sdd di Milano, le francesi Malichaud Atlantique o Gamtec. Tutte imprese che ora dovranno fare i conti con la Cina, che sta togliendo dal mercato tutto il (poco) tantalio disponibile. L’industria europea dell’aerospazio è già pericolosamente in riserva, osservano gli esperti di Sia Partners. Succede perché con il crollo dei prezzi nel crash del 2008 molte miniere in Australia hanno chiuso e la produzione che resta viene accaparrata da Pechino. Che al solito non compra sul mercato: compra il mercato. La cinese Nnms ingloba la quasi totalità della produzione brasiliana. Resterebbe il tantalio del Congo, ma gli europei ne stanno alla larga per non finanziare i signori della guerra laggiù (i cinesi non sembrano altrettanto impressionabili). Insomma il tantalio non ha sapore, ma è un assaggio dei prossimi anni. E il colosso francese Rhodia l’ha capito: a capo della divisione metalli rari ha messo un ingegnere di nome Hua Du.