STEFANO ZAINO, la Repubblica 17/12/2010, 17 dicembre 2010
CASSANO, IL CASO È CHIUSO IL MILAN PRENDE IL RIBELLE - UNA
sentenza durissima in Lega, poi l´accordo col Milan. Tutto in un giorno. È a sera che Cassano riceve la notizia più importante, dopo una cena fra il suo procuratore Bozzo e l´ad rossonero Galliani, che ha anche parlato telefonicamente con Garrone, presidente della Sampdoria. Intesa raggiunta fra le forchette del "Consolare", ristorante "in" di Milano. Contratto da 3 milioni netti a stagione sino al 30 giugno del 2014. Cassano si unirà al Milan già il 26 dicembre, nella turnée di Dubai. Il passo decisivo è stata la telefonata a Garrone di Bozzo, che gli ha passato Galliani. I due si sono parlati, il rossonero ha assicurato di poter raggiungere un accordo con il Real, versandogli 3 milioni e mezzo dei 5 previsti dall´indennizzo stipulato al momento dell´arrivo alla Sampdoria. Garrone si è detto disponibile a rescindere bilateralmente il contratto, in modo da liberare subito il giocatore.
Non ci sarà invece la rottura unilaterale del contratto, come pretendeva la Sampdoria dal Collegio arbitrale. Perché il gesto di ribellione di Cassano è stato ritenuto «un momento di follia, unico e circoscritto». I giudici, che hanno depositato il lodo ieri sera dopo tre giorni di accese discussioni, non hanno voluto esporre il giocatore a pesanti azioni risarcitorie da parte del suo ex club. Ma la condotta di Cassano - immotivati insulti a Garrone nello spogliatoio, alla presenza di mezza squadra - resta meritevole di una sanzione severissima, appena al di sotto di quella più grave. Da qui la sospensione dal 29 ottobre, data della richiesta di deferimento (3 giorni dopo l´episodio), al 31 gennaio 2011, con allenamenti banditi (come è accaduto finora) e stipendio congelato. In più la riduzione del 50% del suo ingaggio dal 1° febbraio sino al 30 giugno del 2013: tradotta in cifre era una multa di 3 milioni e mezzo, una stangata senza precedenti nel mondo del calcio. Farà giurisprudenza, ma nella vicenda Cassano è storia superata dall´accordo al ristorante.
Al Milan il giocatore si libererà della sospensione agonistica, riavrà uno stipendio pieno, sarà restituito al calcio (non alla Champions League, quest´anno l´ha già disputata con la Sampdoria), con soddisfazione di Prandelli, il ct azzurro, che ieri ha affermato: «Se tornerà a giocare e giocherà bene come prima, per lui le porte della nazionale saranno sempre aperte».
La pena imponeva il reintegro il 1° febbraio. Galliani lo anticipa di un mese. Del resto anche Berlusconi, ieri, aveva detto: «Ora voglio Cassano». Più che una benedizione. E Robinho, suo compagno al Real: «Non vedo l´ora di poter giocare di nuovo assieme a lui». Galliani invitava alla cautela: «Fossi uno scommettitore, non punterei solo su Cassano, ci sono altri nomi». Ma era tattica. Quanto a Garrone, sulla sentenza si è dichiarato «moderatamente soddisfatto». La decisione ha legittimato la sua collera nei confronti del giocatore. D´ora in poi qualsiasi giocatore dovrà stare attento alle parole rivolte al presidente: rischia di guadagnare la metà. Per la Samp anche la chiusura amara in Europa League. Debrecen-Sampdoria 2-0 (3´ st e 41´ st Kabat).