Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  dicembre 16 Giovedì calendario

Kylin Jiri

• Praga (Repubblica Ceca) 21 marzo 1947. Coreografo • «[...] grandissimo coreografo [...] il Nederlands Dans Theater, la compagnia che [...] ha forgiato sul proprio pensiero coreografico, di cui è stato direttore e ora coreografo residente. [...]» (Sergio Trombetta, “La Stampa” 8/4/2007) • «[...] ha saputo imporre con la forza del genio e della grazia una sua visione inconfondibile del balletto contemporaneo. I suoi lavori, classici nelle strutture, moderni nella mobilità del corpo, contemporanei nel gusto, evolutivi e personalissimi nella forma estetica, intrisi della musicalità più intima e toccante, sono schegge di pura bellezza e intelligenza del corpo, attimi di meraviglia frutto della più intima comprensione dell’uomo, nella sua interezza» (dalla motivazione con cui nel 2008 gli fu assegnato il Leone d’Oro alla carriera) • «Ironia, raffinatezza, sensibilità [...] uno dei pochissimi coreografi viventi per cui il termine genio non suoni retorico, ha trasformato la danza in una sorniona metafora della vita. [...] “[...] la danza è l’arte più antica e allo stesso tempo più giovane perché non è stata registrata. Il nostro corpo ha 275 giunture che possiamo muovere, per cui le combinazioni di movimento sono infinite. [...]”» (Valeria Crippa, “Corriere della Sera” 15/6/2008) • «Una carriera di gloria alla testa del Nederlands Dans Theater [...] coreografo per il quale l’abusato appellativo “maestro” non è, invece, affatto improprio. Le linee di danza fluide, eleganti, originali che [...] ha disegnato per i suoi danzatori, forgiandone i corpi in una matrice di stile inconfondibile [...]» (Rossella Battisti, “l’Unità” 31/10/2009).