Wanda Marra, il Fatto Quotidiano 16/12/2010, 16 dicembre 2010
MOZIONI E DECRETI, I PROSSIMI OSTACOLI DELLA MAGGIORANZA
Logoramento e dilatamento dei tempi: sono le due strategie della neo-opposizione e della maggioranza. Nascente Terzo Polo in testa, adesso, l’obiettivo è lasciare che Berlusconi si logori e mostri la sua incapacità di governare, senza andare subito al rischio di uno scontro frontale. Dal canto suo, l’obiettivo del premier è quello di temporeggiare, in attesa di portare a casa “l’acquisto” di qualche futurista e di qualche centrista, o addirittura l’allargamento della maggioranza all’Udc. E nel caso non ci dovesse riuscire, ottenere le elezioni. Ostacolo sulla strada di questi progetti, i voti in calendario a Montecitorio. Ieri mattina si è riunita una capogruppo che ha approvato il calendario dei lavori della Camera. I lavori dell’Assemblea proseguiranno fino al 22 dicembre e riprenderanno il 10 gennaio. Si è iniziato ieri pomeriggio con il decreto sui rifiuti: anche grazie alla scelta di accantonare per il momento gli emendamenti di Fli, alla Camera la maggioranza ha retto. L’esame del decreto che contiene le misure varate dal governo per il contrasto dell’emergenza rifiuti in Campania poteva rappresentare uno scoglio: la maggioranza se ne era resa conto, pensando inizialmente di far slittare le votazioni alla prossima settimana, ma poi la capigruppo ha confermato il calendario. Ieri sono stati votati alcuni emendamenti (con il voto favorevole dell’Udc, che si è vista accogliere alcune delle modifiche proposte e di Fli) e oggi o domani si arriverà al voto finale (Udc e Fli dovrebbero votare di nuovo con la maggioranza). Con questo provvedimento, si arriva alla settimana prossima. In calendario, subito dopo, dovrebbe esserci un progetto di legge “indolore” presentato dal Pdl, quello sulla libera imprenditoria, per il quale potrebbe esserci persino un voto all’unanimità. Dopodiché, ci sono i voti più pericolosi, già calendarizzati: soprattutto, la mozione di sfiducia a Bondi, presentata dal Pd, che potrebbe essere motivo di una nuova conta, in programma la prossima settimana. E poi la mozione dell’Idv sulla revoca delle deleghe al ministro Calderoli per la questione delle camicie verdi, quella di Fli sul pluralismo della Rai e quella del Pd sul fisco. Tra i provvedimenti in calendario c’è anche la proposta di abolizione delle province, tema su cui si è già registrato un duro braccio di ferro dentro la maggioranza. In realtà, la possibilità che per tutte le questioni più scivolose si arrivi a gennaio è più che concreta. Anche se gli ultimi giorni prima della pausa natalizia potrebbero riservare qualche sorpresa.
La maggioranza almeno per qualche giorno potrà contare ancora sul voto a favore di Giuseppe Vegas, deputato del Pdl, e presidente designato della Consob, che si è dimesso dall’incarico di Sottosegretario all’Economia ed è rimasto in Parlamento per votare la fiducia al governo che l’ha nominato a capo di un Authority che dovrebbe essere indipendente. E che potrebbe far valere il suo appoggio anche per i prossimi provvedimenti. Fino a quando, una volta entrato in carica (tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, presumibilmente) sarà costretto a lasciare lo scranno in Parlamento, incompatibile con il nuovo incarico.
Completamente diversa la situazione al Senato, dove la maggioranza può contare su un ampio vantaggio, tanto è vero che l’aula di Palazzo Madama è stata chiamata ad approvare la riforma Gelmini dell’università in via definitiva il 22 dicembre, con la contrarietà delle opposizioni, in particolare Pd ed Idv. L’aula del Senato ha confermato a maggioranza la decisione della Conferenza dei capigruppo, sempre presa a maggioranza, di discutere il ddl in aula da lunedì 20 dicembre con il voto finale per mercoledì 22. Hanno votato contro Pd e Idv che in aula hanno chiesto di posticipare l’esame della riforma a dopo Natale. Tra i provvedimenti importanti in arrivo subito dopo le feste, il decreto milleprororoghe, che dovrebbe essere varato dal governo prima delle feste e arriverà dunque alle Camere all’inizio dell’anno.