La Stampa 16/12/2010, pagina 2, 16 dicembre 2010
«Vajassa» anche a Strasburgo Alfano (Idv) attacca la Ronzulli - Scontro verbale a Strasburgo tra le europarlamentari Sonia Alfano (Idv) e Licia Ronzulli (Pdl)
«Vajassa» anche a Strasburgo Alfano (Idv) attacca la Ronzulli - Scontro verbale a Strasburgo tra le europarlamentari Sonia Alfano (Idv) e Licia Ronzulli (Pdl). E così succede che anche all’Europarlamento sbarchi la parola «vajassa», termine tipicamente partenopeo, già sdoganato dal ministro Carfagna. È in corso la riunione plenaria e l’esponente del partito di Di Pietro prende la parola in dichiarazione di voto. E ai colleghi europei riferisce che ieri in Italia è stata «festeggiata la prima giornata della legalizzazione della corruzione» dopo che «il corruttore Berlusconi» aveva comprato il voto di alcuni parlamentari. Alfano cita anche i casi Mills e Mondadori e fa riferimento alle «costanti violazioni della Carta da parte del governo italiano», riferendosi «all’accordo Italia-Libia» e alla «legge bavaglio». A quel punto Licia Ronzulli tenta di interromperla, dandole sulla voce, chiedendole di tacere, di «non raccontare falsità e di non usare le dichiarazioni di voto per raccontare menzogne al Parlamento europeo». Ed è allora che l’esponete Idv dice: «Ci sono vajasse anche al Parlamento europeo» e si rivolge al presidente di turno che ammonisce la Ronzulli e chiede di far concludere l’intervento. Botta e risposta in aula, poi in un comunicato Sonia Alfano definirà «inqualificabile» il comportamento della Ronzulli, e la accuserà di averla minacciata in quanto avrebbe detto «ti spacco la faccia».