Varie, 15 dicembre 2010
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Ponzoni Massimo
• Salò (Brescia) 16 novembre 1972. Politico. Consigliere regionale lombardo (Pdl, segretario dell’ufficio di presidenza), già assessore all’Ambiente • «[...] giovane rampante di Forza Italia, nominato assessore di Formigoni [...] a soli 34 anni [...] non passerà certo alla storia per la tutela del paesaggio lombardo, ma per la condanna ad abbattere due villette abusive perché costruite su un terreno agricolo non edificabile a Cesano Maderno, in Brianza. La prima intestata alla moglie Annamaria Cocozza. La seconda abitata dal cognato Argenio Cocozza e dalla suocera Maria Cacioppo. Molti nella cittadina sono sicuri che una delle villette è anche l’abitazione dello stesso assessore. Lui preferisce non commentare, ma fa sapere che non è così. [...] La sentenza del Tar della Lombardia, che ha respinto la richiesta di sospensione presentata dai familiari di Ponzoni, parla chiaro. Non solo sancisce che le due villette dovranno essere abbattute, ma nel dispositivo lancia anche accuse pesanti. Dice per esempio che “la domanda dei ricorrenti è stata correttamente rigettata in quanto dolosamente infedeli in ordine alla data di ultimazione dei lavori, come riscontrato dalle fotografie allegate agli atti”. Tanto che il tribunale amministrativo ha deciso non solo di condannare la moglie, il cognato e la suocera [...] al pagamento in solido delle spese processuali, ma di trasmettere gli atti alla procura della Repubblica di Monza. [...]» (Andrea Montanari, “la Repubblica” 4/2/2009) • «[...] rieletto con 11mila voti [...] deve rispondere all’accusa di bancarotta fraudolenta per un totale di 600mila euro. Nel mirino la società immobiliare Pellicano della quale è stato amministratore fino al 2008 [...] Con lui indagati il suo ex commercialista, l’ex moglie e il cognato. Avrebbero emesso fatture per operazioni inesistenti. “È una storia vecchia - si è difeso il consigliere regionale lombardo Pdl - che finalmente potrò chiarire”» (“la Repubblica” 31/3/2010) • «[...] indagato con l’ipotesi di corruzione: stando alla ricostruzione dei magistrati della Procura di Monza, avrebbe ricevuto 220 mila euro da un costruttore per influire su alcuni pubblici ufficiali di due comuni brianzoli e agevolare, in questo modo, un’operazione urbanistica nel comune di Desio. [...] “Non ho mai percepito somme di denaro per finalità illecite [...]”» (E. So., “Corriere della Sera” 26/5/2010).