Stefano Sansonetti, ItaliaOggi 15/12/2010, 15 dicembre 2010
CORONA PORTA A CASA 800MILA EURO
Continua a macinare e a spendere soldi. Nonostante le vicissitudini giudiziarie, culminate ultimamente in una condanna a un anno e 5 mesi per tentata estorsione ai danni dei calciatori Francesco Coco e Adriano, l’ex agente fotografico Fabrizio Corona non sembra passarsela male. Al punto che qualche settimana fa ha incassato la bellezza di 800 mila euro.
Si tratta di una corposa distribuzione di utili deliberata da una delle sue società, la Fenice srl, attiva nell’organizzazione di eventi e spettacoli. Non solo. Corona, in conseguenza di una transazione, è anche rientrato nel pieno possesso delle sue quote nella stessa Fenice, di cui ha il 99%, e della Toy Boy (abbigliamento) controllata al 100%. Questi pacchetti, infatti, erano stati dati tempo fa in pegno a Manuela Marcassoli, uno degli avvocati che vantavano crediti nei confronti dell’ex agente fotografico.
Le buone notizie, per Corona, arrivano a ogni buon conto dalla Fenice. Dal verbale di assemblea, risalente al 21 ottobre scorso, si apprende che l’organo ha deliberato una doppia distribuzione di utili. In primis di 222.007 euro, che rappresentano quasi tutto l’utile messo a segno a fine 2009 dalla società (226.288 euro). A questi si aggiungono 577.993 euro di utili portati a nuovo negli anni precedenti. Il totale fa appunto 800 mila euro tondi tondi, che secondo quanto emerge dal verbale vanno destinati «a tutti i soci in proporzione della quota sociale posseduta». Che poi dire «soci» significa fare riferimento al socio quasi unico della Fenice, ovvero il medesimo Corona, titolare del 99% del capitale. Il restante 1%, invece, fa capo a Tommaso Delfino, già legale dell’ex agente fotografico.
Questa distribuzione di utili, se vogliamo, è stata resa possibile dal totale recupero delle quote societarie da parte di Corona. Lo ha confermato a ItaliaOggi la Marcassoli, uno dei suoi avvocati, che fino a pochissimo tempo fa risultava creditore pignoratizio sia del 99% della Fenice che del 100% della Toy Boy. «In conseguenza di una transazione intervenuta con Corona», ha spiegato la Marcassoli, «sono uscita definitivamente dalle società in questione». Top secret il valore dell’accordo, dal momento che il legale ha voluto mantenere il riserbo più assoluto.
Si può allora solo registrare l’ingente esborso di denaro a cui Corona ha dovuto sottoporre la Fenice srl. Alla fine del 2008, infatti, in bilancio risultavano disponibilità liquide per la bellezza di 1 milione e 566 mila euro (vedi ItaliaOggi del 30 ottobre 2009). Un autentico tesoretto, in un periodo in cui la sua situazione giudiziaria era se possibile ancora più agitata. Ebbene, dopo un anno, ossia al 31 dicembre del 2009, le stesse disponibilità liquide in pancia alla srl sono precipitate a 185 mila euro. Insomma, se n’è andato dalle casse societarie un cospicuo gettone da 1 milione e 381 mila euro. Per il resto le performance della Fenice nel corso del 2009 hanno mostrato una discreta tenuta. Piccola flessione dei ricavi, passati da 1.317.392 a 1.293.852 euro, e lieve incremento degli utili, da 224.769 a 226.288 euro. A dimostrazione del fatto che, nonostante le vicissitudini giudiziarie e la situazione economica non proprio rosea, la nuova avventura imprenditoriale di Corona sembra in grado di resistere agli scossoni.