Federico Fubini, Corriere della Sera 14/12/2010, 14 dicembre 2010
UN MIRACOLO DA 4000 MILIARDI SE CRESCE LA FINANZA SENZA UOMINI
Domanda da quattromila miliardi di dollari: dal 2007 a oggi cos’è successo al trading valutario? Ovviamente è aumentato fino a valere appunto quattromila miliardi di dollari (al giorno). Ogni ventiquattr’ore si praticano scambi fra monete nel mondo che valgono quanto il fatturato della Cina di un anno. Ci si sarebbe potuti aspettare un calo, o almeno una frenata: dopotutto gli ultimi tre anni sono stati i più catastrofici che quasi chiunque abbia mai vissuto. Invece l’incremento è stato di circa 700 miliardi di dollari al giorno rispetto ai tempi euforici e febbrili di metà decennio, osserva la Banca dei regolamenti internazionali (Bri). Nel frattempo, il mondo è sprofondato in una recessione dalla quale si sta appena riprendendo. Ciò significa che il trading valutario vive di vita propria, gli scambi fisici e quelli puramente finanziari viaggiano dentro universi paralleli.
Possibile? Per capirci qualcosa i tecnici della Bri hanno intervistato molti trader valutari a Londra, Tokyo e New York e hanno concluso quanto segue: la recente esplosione di questo mercato si spiega con l’accelerazione esponenziale delle tecnologie. I computer e le piattaforme elettroniche sono ormai in grado di eseguire transazioni in tre o quattro millisecondi e — per dirla con la Bri — «senza intervento umano» . È il trading algoritmico e più in particolare il sottoinsieme definito «a alta frequenza» (high frequency). Un computer rileva scarti di 0,0001%nel cambio euro-dollaro, o franco svizzero yen, fra Singapore e Londra, o fra New York e Sidney, e tratta sulla differenza: compra dove vale meno e vende dove vale di più. Tutto su volumi finanziari enormi e frazioni di tempo minime. Per la Bri queste operazioni sono il 25%del totale: mille miliardi di dollari al giorno.
I sette o otto operatori coinvolti in questo business (nomi poco noti: Getco, Jump Trading o Rgm) registrano grandi profitti. Per il resto del mondo l’utilità è dubbia: l’esperienza insegna che il trading algoritmico fornisce liquidità al sistema sempre, salvo quando più servirebbe. Ma il genio ormai è fuori dalla lampada. L’evoluzione tecnologica è sempre un bene, ma forse a volte corre più forte della capacità degli uomini di adattarvisi.
Federico Fubini