Il Sole 24 Ore 13/12/2010, 13 dicembre 2010
STATO DI ATTUAZIONE DELLE «SETTE MISSIONI PER IL FUTURO DELL’ITALIA» CHE COSTITUISCONO IL PROGRAMMA DI GOVERNO DEL POPOLO DELLA LIBERTÀ + RISULTATI IN LINEA CON GLI OBIETTIVI, = RISULTATI PARZIALI O LAVORI IN CORSO - ATTUAZIONE UN RITARDO SUL PROGRAMMA - 1 RILANCIARE LO SVILUPPO
L’attenzione ai vincoli di bilancio pubblico ha pesato sugli obiettivi iniziali di riduzione del carico fiscale sulle imprese. Per il lavoro, la congiuntura ha imposto di giocare in difesa. • 01|FISCO PER LE IMPRESE =
Detassazione di straordinari, premi per incrementi di produttività. Iva per cassa. Semplificazione di alcuni adempimenti. Avvio di una revisione del sistema degli studi di settore. Sono i punti su cui l’azione di governo si è tradotta in provvedimenti. Non va dimenticata, comunque, la Tremonti-ter. Vuote le caselle della detassazione delle tredicesime e della riduzione dell’Iva sul turismo. Sull’Irap un primo accenno c’è stato nella manovra estiva.
02|INFRASTRUTTURE, ENERGIA E TLC =
Lavori in corso: dalle grandi opere, al ritorno al nucleare. Su alcuni punti, si sono fatti i conti con la scarsa disponibilità di risorse (come per la banda larga).
03|LAVORO =
Gran parte delle azioni è stata finalizzata al contenimento degli effetti della congiuntura economica. Per gli interventi su precarietà, creazione di nuovi posti e riordino degli ammortizzatori molto dipenderà dalle deleghe "aperte" dal collegato lavoro.
04|LIBERALIZZAZIONI -
La riforma dei servizi pubblici locali è il punto qualificante. Sul fronte liberalizzazioni, più in generale, non si è mosso moltissimo.
05|SOSTEGNO AL MADE IN ITALY +
Intraprese diverse azioni. La legge per il made in Italy aspetta la definitiva attuazione. Mentre il senato ha appena dato il via libera in sede deliberante al Ddl sull’etichettatura dei prodotti alimentari che ora ritorna alla camera.
06|RIORGANIZZAZIONE DELLA PA +
La strada intrapresa porta a una Pa più efficiente con misure «anti-fannulloni» e che premino il merito. - 2 SOSTENERE LA FAMIGLIA, DARE AI GIOVANI UN FUTURO - La cancellazione dell’Ici sulla prima casa è stata uno dei primi provvedimenti del governo. Passi avanti anche sulle azioni (molteplici e diversificate) di contrasto all’evasione. Il piano casa per l’edilizia sociale è in fase di attuazione.
01|DIMINUIRE LE TASSE =
La cancellazione dell’Ici sull’abitazione principale – introdotta dal 2008 – è la misura più significativa. Tra gli altri obiettivi, si registrano passi avanti sul fronte della lotta all’evasione fiscale, con il rafforzamento di controlli e accertamenti. Resta ancora sulla carta, invece, l’obiettivo di portare la pressione fiscale al di sotto del 40% del prodotto interno lordo: a fine 2009, secondo l’Istat, era al 43,2 per cento. Inattuati anche il quoziente familiare e la tassazione separata dei redditi da locazione, cioè la cedolare secca al 20 per cento (ma in questo caso la partita è legata a doppio filo al federalismo fiscale).
02|COSTRUZIONE E ACQUISTO DELLA CASA -
Una volta stabilizzata l’Iva al 10% sui lavori di recupero, sono stati prorogati anche il 36% sulle ristrutturazioni e il 55% sul risparmio energetico, che però non figurano nel programma. Così come non compare il piano casa per le villette, che però si è rivelato un flop. L’altro piano casa, quello per l’edilizia residenziale, è ancora in fase di attuazione, con il sistema dei fondi di investimento al via in questi mesi. Restano nel libro delle idee il fondo di garanzia per i mutui contratti dai condomìni e la detassazione degli investimenti per posti auto sotterranei nelle città.
03|MODERNIZZARE I SERVIZI SOCIALI -
Delle 14 missioni indicate dal governo, solo una registra all’attivo un Ddl (contro l’eutanasia). Tra le azioni collegate, il bonus elettricità e gas per i meno abbienti.
04|INIZIATIVE DI LAVORO DEI E PER I GIOVANI -
Ancora tutto da fare, a parte la norma in base alla quale l’agenzia del Demanio dovrà individuare tra i beni di proprietà statale quelli liberi, a destinazione agricola da affittare ai giovani imprenditori. - 3 PIANO STRAORDINARIO DI FINANZA PUBBLICA Venuto meno il patto con le autonomie locali, muove i primi passi il federalismo demaniale. • 01|PIANO STRAORDINARIO -
L’idea originaria del programma è quella di un «grande e libero patto tra Stato, regioni,
province, comuni, risparmiatori ed investitori». Le difficoltà di relazione con gli enti territoriali, unite alla necessità di tenere alta la guardia sui conti pubblici, contribuiscono a spiegare il ritardo nell’attuazione di questo punto del programma. Il federalismo solidale, in particolare, diventerà un tema ancora più sensibile nei prossimi mesi.
02|VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO =
Il federalismo demaniale, con l’attribuzione agli enti locali di parte del patrimonio statale, è ora in fase di attuazione, e rientra nel più generale obiettivo di valorizzare le risorse pubbliche. L’elenco dei beni statali da trasferire agli enti locali è quasi completo. La filosofia di fondo punta a utilizzare l’attivo pubblico come contrappeso del debito, creando allo stesso tempo opportunità di investimento per gli operatori privati. - 4 MODERNIZZARE I SERVIZI AI CITTADINI .
La riforma della scuola è stata approvata. Per quella dell’università, dopo il via libera della camera, dovrà pronunciarsi il senato. Sulla sanità, invece, ha pesato il deficit accumulato soprattutto in alcune regioni che ha richiesto specifici piani d’intervento.
01|EFFICIENZA NELLA SANITÀ -
Eliminazione delle liste d’attesa. Incentivazione del rinnovamento tecnologico delle strutture ospedaliere, in particolare al Sud, in accordo con le regioni. Trasparenza nella scelta dei manager nelle aziende pubbliche sanitarie con graduatorie che valorizzino il merito e la qualificazione professionale. Tre punti che si sono scontrati con una realtà caratterizzata dall’acuirsi di situazioni di deficit sanitario, in particolar modo nelle regioni meridionali.
02|SCUOLA, UNIVERSITÀ, RICERCA E CULTURA =
La riforma Gelmini della scuola è andata in porto, anche seguendo la logica ispirativa del programma secondo le "3 I": inglese, imprese, informatica. Il cerchio attende di chiudersi con la riforma dell’università che ha ottenuto il via libera della camera e il cui esame al senato è stato rimandato a dopo la verifica politica di domani. Il programma di governo parlava, tra l’altro, di «rafforzare la competizione tra atenei, premiando qualità e risultati».
03|VALORIZZAZIONE AMBIENTALE -
Nel programma c’erano, tra l’altro, l’introduzione della destinazione ambientale del 5 per mille, una legge obiettivo per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale. Anche in questo caso, però, non si può evitare di considerare le molte emergenze a cui l’azione di governo ha dovuto far fronte. - 5 ASSICURARE PIÙ GIUSTIZIA E PIÙ SICUREZZA - Quello relativo alla sicurezza e alla giustizia è senza dubbio uno dei capitoli del programma del governo Berlusconi che ha fatto i progressi maggiori. Non va peraltro dimenticato come la campagna elettorale che ha preceduto la XVI legislatura sia stata fortemente segnata dall’emergenza sicurezza. A fronte di misure più severe per una serie di illeciti penali, al contrasto dell’immigrazione clandestina, ad alcuni interventi sul processo civile, mancano all’appello l’annunciata riforma della giustizia (a partire dalla separazione delle carriere in magistratura), il riordino delle intercettazioni e una nuova legislazione in materia di responsabilità dei magistrati.
01|SICUREZZA E INCLUSIONE SOCIALE +
Fin da subito l’esecutivo ha puntato, con un provvedimento d’urgenza varato nel maggio 2008, a inasprire da una parte una serie di misure penali, soprattutto contro l’immigrazione clandestina, e dall’altra attribuendo ai sindaci maggiori poteri in materia di ordine pubblico. Con lo stesso decreto legge sono giunte le prime misure di contrasto alla criminalità organizzata, attraverso modifiche al rito penale volte ad assicurare la trattazione prioritaria di processi relativi a tali illeciti (oltre a quelli di clandestinità, per violazioni al codice della strada e in materia di sicurezza sul lavoro).
02|GIUSTIZIA E CERTEZZA DEL DIRITTO +
Anche sul fronte ordinamentale qualche passo avanti è stato fatto, sebbene a oggi sul bilancio dell’attuazione del programma pesi l’assenza di una riforma organica della giustizia a partire dalla distinzione delle funzioni in magistratura. Così come si è arenato il disegno di legge sulle intercettazioni, mentre non è mai partito un progetto sulla responsabilità dei magistrati.
Molto si è fatto sull’inasprimento delle pene per i reati nei confronti dei soggetti più deboli, a partire dalle violenze su minori, disabili e donne, per finire con il nuovo reato di stalking. Interventi di rilievo, i cui risultati sono però ancora da verificare, riguardano le misure per ridurre l’arretrato civile nei tribunali. Nell’estate del 2009 è stata varata una riforma del codice di procedura civile che ha portato con sé anche il potenziamento della media-conciliazione come soluzione alternativa delle controversie civili (il cui ultimo tassello, salvo sorprese nel milleproroghe, dovrebbe andare a regime da marzo 2011). Quanto all’emergenza carceri, a parte il recente decreto legge che consente a circa 10mila detenuti di scontare l’ultimo anno ai domiciliari, un piano di edilizia penitenziaria (un miliardo e mezzo) dovrebbe consentire di avere entro il 2012 circa 18mila posti in più. Non va dimenticata la bocciatura della Corte costituzionale alla prima legge sul legittimo impedimento per le alte cariche dello Stato (a gennaio, la Consulta, dovrà pronunciarsi sul nuovo progetto). - 6 GLI INTERVENTI PER IL SUD Già a settembre il governo ha ottenuto la fiducia su cinque punti programmatici. Uno dei quali riguardava proprio il rilancio del Mezzogiorno. Sarà proprio per questo che Silvio Berlusconi ha molto insistito nelle ultime settimane sul tema. Tanto che un paio di settimane fa il consiglio dei ministri ha varato il cosiddetto «piano per il Sud» che rappresenta il primo vero intervento per lo sviluppo delle regioni meridionali (con l’unica eccezione degli strumenti legislativi per il varo della Banca del Mezzogiorno, la cui legge istitutiva risale al 2008) che indica espressamente gli interventi strutturali su cui puntare, a partire dal ponte sullo Stretto fino alla Salerno-Reggio Calabria.
01|PIANO INFRASTRUTTURE =
A fine novembre il governo ha approvato il piano per il Sud. Si tratta di un pacchetto di due decreti, uno sulla perequazione infrastrutturale e l’altro sulle nuove regole per il fondo per le aree sottoutilizzate (Fas), completato da una delibera del Cipe e da un documento programmatico. È proprio quest’ultimo a indicare quali siano gli interventi prioritari: quanto allo sviluppo dell’alta velocità ferroviaria tre le linee indicate (Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Catania-Palermo). Il documento ribadisce pure l’intenzione di raggiungere l’obiettivo del ponte sullo stretto di Messina. Mentre, per quanto riguarda il trasporto su strada,
si fa riferimento alla tratta Olbia-Sassari, al completamento della Salerno-Reggio Calabria e all’autostrada Catania-Siracusa-Gela-Trapani.
Il ministero dello Sviluppo economico, inoltre, ha recentemente confermato che si andrà avanti con le zone franche urbane. Si tratta di 22 comuni, in larga parte del Mezzogiorno, in cui le nuove iniziative produttive possono godere di esenzioni fiscali e previdenziali per il primo quinquennio. C’è però da chiarire il funzionamento delle agevolazioni nelle zone franche che coincidano anche con quelle a «burocrazia zero».
02|«LEGGI OBIETTIVO» -
Fino a questo punto non sono state adottate speciali leggi obiettivo concentrate ad esempio nei settori del turismo e dei beni culturali o in quello agroalimentare.
03|FISCALITÀ COMPENSATIVA =
Con la legge 133/2008 è stata istituita la Banca del Mezzogiorno, per favorire e sostenere lo sviluppo economico e la crescita del Sud (inizialmente è stata autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per il 2008 per l’apporto al capitale della Banca da parte dello Stato quale soggetto fondatore). A fine novembre Poste Italiane ha presentato un’offerta vincolante per l’acquisto di Mediocredito centrale (operazione che dovrebbe dare l’avvio alla Banca per il Sud).
04|CRIMINALITÀ =
Il piano per il Sud contiene anche alcuni capitoli dedicati a sicurezza e legalità (con interventi mirati sugli appalti pubblici). - 7 FEDERALISMO
Fase cruciale per l’attuazione dei decreti più importanti del federalismo fiscale sul nuovo assetto finanziario delle regioni e delle autonomie locali. Accantonato il «modello lombardo» di federalismo, la riforma, su cui la Lega ha puntato tutto, si può dire che abbia raggiunto la prima metà del guado. Ora si tratta di concretizzare con l’approvazione definitiva e l’entrata in vigore dei decreti legislativi.
01|FINANZIAMENTI PER GLI ENTI TERRITORIALI =
Con il decreto legislativo che attribuisce a comuni, province, città metropolitane e regioni un proprio patrimonio, si è data la prima attuazione alla legge 42/2009 che ha assegnato al governo la delega in materia di federalismo fiscale. Si tratta del cosiddetto federalismo demaniale, in base al quale lo Stato individua i beni da attribuire. Si è data attuazione anche all’ordinamento transitorio di Roma Capitale.
02|TRASPARENZA E PREMIALITÀ NELLA FINANZA LOCALE =
Il consiglio dei ministri ha dato il via libera preliminare al decreto attuativo su premi e sanzioni per le regioni e gli enti locali. Ad esempio, quanto alle regioni, il default nei conti di Asl o di ospedali farà saltare la poltrona di governatore (con la conseguente interdizione decennale dai pubblici uffici, mentre il partito dovrà restituire anche una quota del rimborso elettorale). Ma ci sono anche premi per gli amministratori che rispettano invece il patto di stabilità interno o per i successi nella lotta all’evasione fiscale.