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 2010  dicembre 13 Lunedì calendario

SPOT E COMPENSI: I DJ SONO LE NUOVE STAR


Idoli delle nuove generazioni, osannati dagli inguaribili Peter Pan e venerati da nugoli di fanciulle. Non sono semplicemente “quelli che mettono la musica”, i deejay.
Alcuni sono così bravi da distogliere la mente e trasformare una serata qualsiasi inunmomento speciale. Quando hanno successo divengono un vero e proprio marchio, fanno tendenza e rappresentano un acertezza commerciale per chi li ospita, così da alimentare un ricco business. Da Miamialle Baleari, da Amsterdam a Berlino, i nom ipiù famosi son contesi a suon di dollari e damenities. Leggendarie le estati al Pacha, Amnesia e Privilege di Ibiza, imperdibile il Music Conference primaverile in Florida, assolutamente scenografici i rave in Nord Europa, dove si radunano decine di migliaia di scatenat ifans. Ma quali sono a livelloi nternazionale i nomi più “gettnati” e retribuiti? Il numero uno assoluto è il quarantenne olandese Tiesto, che dal 2002 viene eletto miglior dj al mondo. Due i riconoscimenti a cui tiene in modo particolare: il disco d’oro ottenuto nell’arco di 24 ore con l’album “Elements of life” ed il record di pubblico per una performance adA msterdam, 250 mila persone. È sicuramente il più pagato: oltre 100mila euro a serata (escluso vitto, alloggio ,jet e capricci vari), ma il suo cachet può arrivare fino a 400 mila euro, come accadutoper un Capodanno a New York, in cui si èesibito davanti a Rudolph Giuliani. Segue a ruota un altro olandese, il trentenne Arminvan Buuren, vincitore nel 2010 di una special eclassifica europea, con una richiesta intorno ai 90 mila euro a presenza. Attualment eè protagonista di uno show radiofonico settimanale, trasmesso in più di quaranta Paesi. Al terzo posto il francese David Guetta, classe 1967, cultore della electro-house ma di sicuro grande imprenditore. Infatti oltre ad ottenere 80 mila euro a serata, sta rendendo il suo marchio“Fuck…me I’m famous”una infallibile gallina dalle uova d’oro, riuscendo a vendere ai suoi seguaci cd ed ogni sorta di gadget, dalle magliette alle spille. Quarto, ma in grande ascesa, la vera rivelazione dell’ultimo periodo, il cileno Luciano, che partito dall’America Latina è approdato in Europa, dove lo troviamo inamovibile nella nottata più trendy dell’estate ibizenca: la domenica al Pacha. Chiede non meno di 60mila euro ed ha inventato uno scenografico spettacolo musicale denominato “Cadenza Vagabunda”. Sublime trascinatore delle folle radical chic, primo degli americani, e quinto in classifica, il newyorchese, orma icinquantenne, Danny Tenaglia. Narra la leggenda che viaggi solo con il suo aereo privato e terminato il concerto, ovunque si trovi, torni a dormire nella sua penthaus econ vista Central Park. Preferisce esibirsi negli States, di rado viene nel vecchio continente e il suo ingaggio si aggira intorno ai 50 mila euro. Al sesto posto una stella un po’cadente, il transalpino Bob Sinclair, ormai più interessato alla casa discografica che alle serate nei locali. Testimonial pubblicitario di intimo, guest star pereventi della moda, chiede comunque 40 mila euro più limousine, body guard e hotel di lusso. Dal settimo al nono posto, con un rispettabil ecachet che si aggira intorno ai 30 mila euro, troviamo nell’ordine tre nomi che hanno fatto la storia della consolle: l’inglese Carl Cox, remixer di musica house e tecno sulla breccia ormai da vent’anni; il colombiano Erik Morillo, enfant prodige e idolo delle folle ad inizio 2000, ed il tedesco “testa calda” Sven Vath, famoso per l’etichetta discografica Cocoon,che ha poi datonome ai ncontenibilinotti berlinesi e ibizenche.