Il Sole 24 Ore 13/12/2010, 13 dicembre 2010
Due piccole città svedesi, Oskarshamn e Östhammar, da sette anni si davano battaglia per ospitare il deposito definitivo delle scorie altamente radioattive prodotte dai dieci reattori del paese
Due piccole città svedesi, Oskarshamn e Östhammar, da sette anni si davano battaglia per ospitare il deposito definitivo delle scorie altamente radioattive prodotte dai dieci reattori del paese. Prima di sapere quale fosse il vincitore, le due cittadine si erano già accordate affinché la perdente si aggiudicasse il 75% delle risorse finanziarie stanziate per il "disturbo". Alla fine l’ha spuntata Östhammar, che oltre alla quota minore dei fondi e alle scorie, beneficerà anche dei nuovi posti di lavoro, degli ingenti investimenti e della costruzione del centro di ricerca supertecnologico che affiancherà i depositi radioattivi.