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 2010  dicembre 13 Lunedì calendario

Chi ha visto Cavour? Ad Agrigento il giallo del conte perduto - Da dietro una delle ampie finestre del suo studio legale, situato al primo piano di un palazzo d’epoca che si affaccia sull’elegante piazza sottostante, l’avvocato Michelangelo Taibi, anziano professionista con un trascorso, negli Anni Ottanta, di presidente della Provincia di Agrigento, osserva la gente passeggiare e i bambini giocare in quel grande rettangolo che si affaccia sulla Valle dei Templi e sul mare, dichiarandosi amareggiato per non essere ancora riuscito, «in tanti anni di battaglie con il Comune di Agrigento», a far ricollocare il busto di Cavour al centro della piazza

Chi ha visto Cavour? Ad Agrigento il giallo del conte perduto - Da dietro una delle ampie finestre del suo studio legale, situato al primo piano di un palazzo d’epoca che si affaccia sull’elegante piazza sottostante, l’avvocato Michelangelo Taibi, anziano professionista con un trascorso, negli Anni Ottanta, di presidente della Provincia di Agrigento, osserva la gente passeggiare e i bambini giocare in quel grande rettangolo che si affaccia sulla Valle dei Templi e sul mare, dichiarandosi amareggiato per non essere ancora riuscito, «in tanti anni di battaglie con il Comune di Agrigento», a far ricollocare il busto di Cavour al centro della piazza. «Quando cinquant’anni fa presi casa da queste parti - racconta - la piazza era tutta un’altra cosa e soprattutto al centro vi era un pregevole monumento in marmo che ricordava la figura dello storico statista cui la piazza è dedicata. Una statua che venne poi spostata negli Anni Sessanta per consentire la ripavimentazione dello spiazzo e mai più ricollocata perché probabilmente andata perduta. Da anni mi batto con alcuni cittadini per far tornare questo luogo simbolo com’era cinquant’anni fa, chiedendo notizie sulla fine di quella statua, ma finora siamo stati ignorati e tutto è stato inutile!». Piazza Cavour è uno storico spazio urbanistico che da sempre è uno dei simboli della città. Un tempo chiamato «Emiciclo» (la cui realizzazione viene fatta risalire al 1855 in epoca borbonica) per lungo tempo, nel Novecento, piazza Cavour venne utilizzata come «salotto buono della città». Ancora oggi la piazza è ritrovo di mamme e bambini ma anche di giovani e di pensionati o di gente in cerca di relax sulle panchine che adornano il rettangolo. Su questo angolo cittadino, oggi più che mai, alla vigilia dei 150 anni dell’Unità d’Italia, (anniversario di cui, da queste parti, si parla molto poco) l’ex presidente della Provincia chiede di fare una riflessione. «Questa piazza - racconta l’avvocato Taibi - venne dedicata a Camillo Bènso conte di Cavour, che fu il padre ispiratore nonché lo stratega dell’Unità d’Italia. E proprio per rendere omaggio allo statista piemontese, e all’inizio del secolo scorso venne eretta, al centro, una statua in suo onore, opera dello scultore palermitano Delisi. Da allora sono trascorsi molti lustri. La piazza è stata fatta e rifatta. Nel Ventennio vennero costruiti intorno, una serie di palazzi. Poi, in occasione dell’ ultima ripavimentazione, nel 1969, il busto venne "spostato" e sistemato provvisoriamente in un magazzino. Con il risultato che la ricollocazione di colui che, a Torino, presiedette il primo parlamento nazionale il 17 marzo del 1861, non avvenne più. Le varie amministrazioni cittadine che si sono succedute hanno avuto altro a cui pensare che non andare “alla ricerca del conte perduto” e così la piazza, pur mantenendo il nome, è rimasta senza il mezzo busto». Una proposta, quella portata avanti dall’avvocato Taibi, (che per far tornare la statua di Cavour ha dato vita anche ad una sorta di mini comitato di abitanti della città) cui le varie amministrazioni che si sono succedute non hanno mai dato seguito. «Tutte le mie richieste di fare delle ricerche di quel mezzo busto per farlo sistemare nuovamente in piazza - racconta l’avvocato - sono cadute nel vuoto. Così i bambini agrigentini di oggi, sanno che in piazza Cavour ci sono i giochini e che è un importante luogo di ritrovo e di svago ma probabilmente ignorano di era il conte di Cavour, figura storica che oggi più che mai torna torna d’attualità . Mettersi ora alla ricerca di quella statua, sembra un po’ come arrivare al traguardo di una competizione fuori tempo massimo, tuttavia non sarebbe male che l’Amministrazione attuale desse un segnale anche minimo per ricordare quella figura storica. Magari ipotizzando di commissionare un nuovo mezzo busto di Cavour a qualche artista della provincia per far tornare la piazza al progetto iniziale e celebrare degnamente la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia». Ora che la protesta torna a farsi insistente il sindaco Marco Zambuto pare voglia dare qualche segnale di apertura. «Quella di ricollocare la statua potrebbe essere una buona idea - ha detto l’assessore alla Cultura, Massimo Muglia. - Come Comune siamo sensibili alle iniziative per i 150 anni dell’ Unità d’Italia. Ad esempio abbiamo già in cantiere una serie di eventi come l’illuminazione notturna dei monumenti con i colori della bandiera italiana, ma per la verità non ci eravamo accorti dell’importanza storica che riveste quella statua nel centro della piazza. Visto che le cose stanno così - promette l’assessore - cercheremo presto di porre rimedio a questa nostra imperdonabile disattenzione!».