Gabriele Romagnoli, Vanity Fair 8/12/2010, 8 dicembre 2010
«Prendiamo Tosca. Quando la protagonista decide di concedersi al gendarme che la ricatta parte una musica composta di due sole note, che si ripetono e si ripetono
«Prendiamo Tosca. Quando la protagonista decide di concedersi al gendarme che la ricatta parte una musica composta di due sole note, che si ripetono e si ripetono. Quali? La-Do, La-Do. E l’inizio delle Nozze di Figaro? Libretto scritto da un prete, si badi bene: il protagonista cita dei numeri in crescendo, finché la donna, soddisfatta della misura, proclama che quello le va bene. Chiaro no?» (Piergiorgio Odifreddi).