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 2010  dicembre 13 Lunedì calendario

LE ASSUNZIONI REGALATE AGLI AMICI DI TESSERA

-Dietro la «parentopoli» all’Atac, al Cotral e all’Ama, le municipalizzate romane infarcite di assunzioni a chiamata diretta di amici e parenti dei potenti, si nasconde una corposa «sindacalopoli», come l’ha definita in un’intervista al Corriere della Sera il coordinatore dell’Usb (Unione sindacati di base), Pierpaolo Leonardi.
Dentro ci sono tutti o quasi, come hanno documentato i giornali nei giorni scorsi. L’ex segretario della Filt-Cgil (Trasporti) Lazio, Alberto Murri, ha una figlia assunta all’Atac, l’azienda dei trasporti. Stessa cosa Augusto Ammiraglia, che faceva parte della segreteria della stessa categoria e ha un figlio in Atac, ed Eugenio Brusadin, anche lui ex della segreteria, con la compagna assunta in azienda. Per la Cisl si segnalano Alberto Chiricozzi, segretario della Fit-Cisl (Trasporti) Lazio, con un figlio all’Atac, un’altro al Cotral, dove ha trovato posto anche il genero. C’è poi Luigino Pitaccio, della segreteria regionale, con la figlia e la nuora dipendenti dell’Atac e l’ex segretario Fit del Lazio, Danilo Granaroli, con la compagna all’Atac. Anche il segretario della Uil trasporti Lazio, Giancarlo Napoleoni, non è da meno. Anzi: la figlia, il figlio, il nipote e la fidanzata del figlio sono tutti assunti all’Atac, mentre
Mario Dolce, ex segretario, può contare sul figlio sempre nella stessa azienda. Ci sono il presidente e il segretario regionale del Faisa-Cisal, Fabio Moro e Gioacchino Camponeschi. Il primo con moglie e figlia dipendenti dell’Atac, il secondo con la sorella e la compagna.
Il segretario del Sul regionale, Antonio Pronesti, ha la nipote all’Atac. Il nuovo segretario generale dell’Ugl Trasporti, Fabio Milloch, che di recente ha sostituito tra le polemiche Roberto Panella, si scopre ora che ha la compagna e il cognato dipendenti dell’Atac, mentre Ivo Fabiani, componente della Rsu, ha la figlia nella stessa azienda.
Una sindacalopoli romana che autorizza a pensare che il fenomeno sia largamente diffuso in tutte le municipalizzate. Davanti a tutto questo le centrali sindacali stanno brillando per il loro silenzio. Forse sperano che l’attenzione dei media sulla parentopoli politica faccia passare in secondo piano quella sindacale.
«C‘è bisogno di una moralizzazione per le assunzioni nelle municipalizzate», si limita a dire il segretario della Cisl di Roma, Mario Bertone. Il leader nazionale dell’Ugl, Giovanni Centrella, che ha avallato il recente cambio di vertice al suo sindacato Trasporti, assicura che sta esaminando la situazione, ma già anticipa: «Quando la compagna di Milloch è stata assunta lui non aveva alcun incarico, come faccio a prendere provvedimenti?».
Ma poi concede: «Quello che sta emergendo ci autorizza a pensare che il malcostume sia ampiamente diffuso. I sindacati, non solo noi, non hanno regole di incompatibilità tra incarichi sindacali e assunzione dei parenti nelle aziende nostre dirette controparti. Credo sia arrivato il momento di fare un esame di coscienza e fare in modo che questi episodi non succedano più». Per ora, resta l’immagine di un sindacato che serve a far carriera e a piazzare amici e parenti.
Enrico Marro