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 2010  dicembre 12 Domenica calendario

A PARIGI LA BOUTIQUE «FUORI MODA» DI VALLI

Nell’ anno del ritorno del lusso, dei fatturati record, dei megastore e delle guerre tra i grandi gruppi (come Lvmh e Hermès), uno stilista italiano apre a Parigi la grande boutique dei suoi sogni, «un luogo dove mettere in mostra il mio stile più che vendere prodotti». Nella Galerie de la Madeleine, a due passi dall’ Eliseo, Giambattista Valli, 44 anni romano, apre in questi giorni un grande spazio dove accogliere gli amici ed esibire un gusto che si è affermato in pochi anni, grazie all’ originalità un po’ eccentrica, alla sapienza tecnica e anche alle scelte di celebrità come Victoria Beckham o di recente Alyson Le Borges, 22enne nipote di Alain Delon. «Troppi negozi sono pensati oggi come la tomba dei prodotti, o come mausolei dei creatori - dice Valli, vestito di nero con un filo di perle al collo -. Io vorrei che nel mio spazio si creasse un giro di persone che scelgono di passare un’ ora del loro tempo tra le cose che mi piacciono, accolte come si ricevono degli amici. Senza l’ atteggiamento troppo ossequioso del "oui madame" ripetuto ogni secondo, né la maleducazione della quale sono stato vittima anch’ io quando in certe boutique mi è stato detto "questo è troppo caro per lei"». Nello spazio Valli appena aperto ci sono due torri del decoratore californiano Tony Duquette, disegni originali di Yves Saint Laurent - «la mia ossessione, passione e condanna» -, ricami del Settecento su una sella da parata, un’ essenza fatta su misura da una «banca del profumo» inglese che conserve oltre mille estratti storici, un’ edizione limitata di borse Roberta di Camerino realizzate con velluti d’ archivio... E poi scarpe di coccodrillo in ogni possibile tonalità di colore, da ordinare e pronte in tre settimane. Per lo stilista italiano, uno dei pochi a essere rimasto indipendente, senza legami con i grandi gruppi della moda, è il momento della consacrazione. «L’ indipendenza è un lusso che si paga a caro prezzo ma mi consente enorme libertà di espressione e di decisione», racconta. Nella nuova boutique riecheggiano le influenze delle prime esperienze di Valli, da Roberto Capucci a Emmanuel Ungaro a Cristobal Balenciaga, «che mi hanno tramandato il gusto per la tecnica, per la cultura della moda e per i rituali». Tra candele, mobili con pelle di coccodrillo e vestiti, l’ importante per Valli è «essere fuori moda». «La parola trendy mi ha sempre fatto paura. Mi piacciono gli abiti che si ritrovano negli armadi con piacere, come vecchi amici».
Stefano Montefiori