Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  dicembre 13 Lunedì calendario

fare Tragica lite al bar Rouse: l’assassino è il titolare Orazio Vella Uccide il cliente che non paga il conto Omicidio a Gela: vittima un ambulante di redazione Sabato 11 Dicembre 2010 - 21:35 Gela- «Venite

fare Tragica lite al bar Rouse: l’assassino è il titolare Orazio Vella Uccide il cliente che non paga il conto Omicidio a Gela: vittima un ambulante di redazione Sabato 11 Dicembre 2010 - 21:35 Gela- «Venite... ho ucciso un uomo». Sono queste le prime parole che Orazio Vella, 33 anni, titolare del Bar Rouse di via Francesco Crispi, avrebbe pronunciato telefonicamente al centralino del commissariato di polizia. Disteso al centro del suo locale c’era il corpo di Benito Antonio Cannizzo, 42 anni, ucciso da alcuni colpi di bastone. Lo ha ammazzato proprio Orazio Vella. Pare perchè stanco di subire le sue angherie. Cannizzo infatti era un cliente abituale di quel bar nel rione Baracche. Pare che però a volte pretendesse di non pagare e stasera, intorno alle 19, il diverbio si è trasformato in un assassinio. In quel momento pare che nel bar non vi fosse nessuno. Soltanto Orazio Vella e Benito Antonio Cannizzo. Non si sa bene cosa sia realmente successo. Ad un certo punto però il titolare del bar ha impugnato un bastone ed ha iniziato a colpire violentemente Cannizzo. Colpi diretti soprattutto al torace ed al basso ventre. Cannizzo si è accasciato al suolo in un bagno di sangue, proprio davanti al bancone. Vella si è reso conto di averlo ammazzato, ha preso il telefono ed ha chiamato il 113. Quando la polizia è arrivata sul posto, insieme ai carabinieri e ad alcune ambulanze, Cannizzo era già spirato. Vella è stato accompagnato in commissariato in stato di fermo per omicidio. In via Crispi la polizia, coordinata dal dottor Marcello Gatto, ha atteso l’arrivo del magistrato di turno. Il traffico è stato bloccato per diverse ore e l’area transennata. Una folla di curiosi si è formata nella zona. Tutti conoscevano Cannizzo, che chiamavano Tonino. Scene di disperazione tra i familiari che sono giunti sul posto dopo qualche minuto. Per adesso l’accusa nei confronti di Vella è di omicidio. Se preterintenzionale o volontario dovrà stabilirlo il magistrato dopo aver visionato i rilievi della Scientifica e interrogato proprio Vella.