Avvenire 12/12/2010, 12 dicembre 2010
IRAN, CONDANNA CHOC: SARA’ ACCECATO
Un uomo è stato condannato in Iran ad essere accecato in entrambi gli occhi con l’acido in base alla legge del Taglione, per avere fatto lo stesso al marito della sua amante. Il caso, reso noto ieri dal quotidiano governativo Iran , sembra destinato ad aprire nuove controversie sulle applicazioni di certi tipi di pene previste dalla legge islamica, e considerate da molti sorpassate anche in Iran, dopo quello della condanna alla lapidazione di Sakineh Mohammadi Ashtiani. La vicenda di cui parla il giornale, inoltre, presenta alcuni punti in comune, in particolare per una relazione extraconiugale della moglie dell’aggredito, Mojdeh, che però in questo caso è stata condannata “solo” a un numero imprecisato di frustate. Mentre su Sakineh, oltre alla lapidazione, continua a pendere sul capo la possibilità che venga eseguita una condanna all’impiccagione in quanto complice nell’uccisione del marito.
Il condannato all’accecamento, che si chiama Mojtaba e ha 25 anni, è stato riconosciuto colpevole di avere gettato acido in faccia al rivale, Ali Reza, anch’egli di 25 anni, un conducente di taxi della città di Qom che in seguito all’aggressione ha perso la vista. Ali Reza ha chiesto e ottenuto dai giudici l’applicazione della Qesas, termine arabo usato nella giurisprudenza islamica che sta a indicare appunto la legge dell’«occhio per occhio ». Il giornale scrive che la sorella di Mojdeh, Mina, la quale aveva anch’essa una relazione extraconiugale, aveva pensato ad un piano per uccidere i rispettivi mariti. «Dapprima avevo pensato di simulare un incidente stradale – ha confessato – ma poi ho pensato che invece che morire sarebbero potuti rimanere paralizzati e quindi ci saremmo dovute occupare di loro». La scelta è quindi caduta sull’acido, che però ha provocato solo l’accecamento di Ali Reza. Anche questo piano è quindi stato accantonato e tutti i protagonisti sono stati arrestati. Mina, 28 anni, è stata condannata ad essere frustata e a tre anni di reclusione, così come il suo amante, Abuzar. Nel febbraio del 2009 un altro uomo, Majid Movahedi, di 27 anni, era stato condannato all’accecamento dopo che aveva confessato di avere gettato dell’acido in faccia ad una ragazza, Ameneh Bahrami, di 26, perchè questa aveva rifiutato le sue insistenti proposte di matrimonio. La giovane era rimasta priva della vista. Da allora del caso non si è più parlato e quindi non si sa se la sentenza è stata eseguita. Negli ultimi anni sono stati segnalati in Iran altri casi di aggressioni simili da parte di giovani uomini contro ragazze che li avevano respinti.