Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  dicembre 10 Venerdì calendario

ADDIO A SARLI LO STILISTA DEL TAGLIO PERFETTO

Era il più schivo degli stilisti, e certamente uno dei più bravi. Un autentico fuoriclasse. Perfezionista indomito, scolpiva il tessuto con tagli dal rigore impeccabile, autentici giochi di prestigio che lasciavano clienti e stampa specializzata a bocca aperta. Un´immensa abilità sartoriale la sua, una creatività di rara portata. Con la morte di Fausto Sarli, venuto a mancare ieri all´età di 83 anni, non è soltanto l´alta moda romana a perdere il suo esponente più grande, ma l´alta moda in assoluto. Anche a Parigi oggi si piange un artista dai raffinati virtuosismi, che alle ribalte mondane ha sempre preferito la torre d´avorio del suo atelier, il lavoro quotidiano e certosino di chi piega il tessuto a una visione idealizzata - sensuale e sinuosa, ma allo stesso tempo geometrica - dell´eleganza.
Riservato, timidissimo, era tuttavia molto amato dalle star. Vestì Lucia Bosè al culmine assoluto della sua leggendaria bellezza nel film «Cronaca di un amore» di Antonioni. Una parata di toilettes da signora alto borghese ancora oggi attualissime. Era il 1950 e Sarli, 23 anni, stava già cominciando a far parlare di sé. Piacerà alle dame dell´aristocrazia e alle first lady. Napoletano di nascita ma romano di adozione, anche lui deve a una sfilata nella mitica Sala Bianca di Palazzo Pitti, a Firenze, la sua consacrazione. Era tempo di aprire un atelier, oltre a quello di via Filangieri frequentato dalla Napoli bene, anche a Roma, dove planò nel´59 in piena Dolce Vita scegliendo di stabilirsi nella strada più giusta: via Veneto.
Due anni più tardi disegna gli abiti che Mina indossa a «Studio Uno». Poi vestirà le gemelle Kessler in «Giardino d´inverno». A Roma per girare «Cleopatra», Liz Taylor bussa alla sua porta e sceglie una serie di abiti da cocktail. In quegli anni sono sue clienti Lorella De Luca, Connie Francis e Lucia Mannucci del Quartetto Cetra. E via via Carla Fracci, Ornella Vanoni, Valentina Cortese. Non sarà mai un sarto «antico»: i suoi abiti saranno indossati anche da Carol Alt, da Sabrina Ferilli, da Monica Bellucci, da Carla Bruni che veniva a Roma a sfilare per lui in esclusiva. Negli anni Ottanta vestì con classe la moglie di Ciriaco De Mita e nei Novanta Daniela Fini. Era molto amato anche da Renzo Arbore, che non si perdeva mai una sua sfilata e ha una collezione dei suoi capricciosi gilet. Negli ultimi anni si era aggiudicato un´altra cliente-diva senza tempo, Gina Lollobrigida, per la quale nel 2006 disegnò l´abito da sposa con cui la star avrebbe dovuto convolare a nozze con un imprenditore spagnolo di 34 anni più giovane, matrimonio poi cancellato. «Famme sognà» pregò la diva, ma Sarli tenne duro sul rigore e sulla pulizia delle linee. Il presidente Napolitano, che lo conosceva bene, lo ha definito ieri «uno stilista universalmente apprezzato per l´originalità e l´alta qualità delle sue creazioni e per la particolare sobrietà e distinzione personale». Il sindaco Alemanno, che quest´anno gli ha conferito la Lupa Capitolina, piange «un autentico e raffinato maestro di stile». Per Nicola Zingaretti scompare «un talento unico e originale che ha dato molto alla Capitale, con passione, entusiasmo, generosità». «Ci ha lasciati un grande maestro, un artista», ha detto Silvia Venturini Fendi. Ora il testimone passa al braccio destro di Sarli, Alberto Terranova. Stamattina camera ardente nella Sala della Protomoteca in Campidoglio; i funerali nel pomeriggio, alle 15, nella chiesa di Santa Maria del Popolo.