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 2010  dicembre 16 Giovedì calendario

BAMBINI PER SEMPRE

(Libri per bambini) -

Libri per adolescenti e per bambini comprati e letti anche dai grandi. Non solo bestseller come Harry Potter, la Gabbianella, i Vampiri, o classici come Pinocchio e Pippi Calzelunghe, ma anche gli illustrati tradizionalmente rivolti ai più piccoli. La novità è che l’infanzia è diventata una categoria emozionale. Da "In riva al fiume "(Gallucci), capitolo finale dell’origine dalla specie di Darwin illustrato da Fabian Negrin a "Io non ho paura" di Niccolò Ammaniti o "Il caso del cane ucciso a mezzanotte" di Mark Haddon (entrambi Einaudi) l’offerta è sempre più cross-over. Oggi i libri per ragazzi sono "0 a 99 anni". "Una volta un adulto poteva leggerli ma li sentiva come "per ragazzi"", dice Antonio Monaco, coordinatore del gruppo ragazzi dell’Associazione italiana editori. "Oggi invece una quota di vendita di questi libri va direttamente agli adulti". Se l’offerta dai tre ai sei anni è stata la grande novità degli anni 2000-2008, negli ultimi tre anni la spinta più forte è per i giovani adulti in un settore che conferma un aumento nel 2009 di mezzo punto più alto della media generale della varia adulti: il 4 per cento rispetto a un 3,5 per cento. Un interesse che cresce anche nelle manifestazioni dedicate ai libri. Oltre alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, Minimondi a Parma, Tutte storie a Cagliari, Quante storie a Milano. E l’e-book? Non c’è ancora un supporto tecnologico adeguato, dato che il software che viene usato per il libro elettronico ha difficoltà a gestire testo e immagine. Ma già arrivano libri come le "Storie della Bibbia" (Rizzoli) illustrate da artisti di fama e accompagnati dalla musica.
Prima della prima
Sono "lettori" da zero a tre anni. Quella fase in cui il libro non è ancora minacciato dal computer. Oltre a Baba libri, Nord Sud, che valorizzano il disegno classico, e Panini che si è affermato con le invenzioni di Giulio Coniglio e della Pimpa, editori come Orecchio Acerbo e Topi Pittori, o Elliot con le bellissime immagini di Shaun Tan, hanno dato all’illustrazione una forza narrativa autonoma. Che è evidente in accoppiate come quella tra "L’abbraccio" di David Grossman e le illustrazioni di Michal Rovner (Mondadori). "Attraverso le immagini si dicono cose che con le parole sarebbe più difficile dire", spiega Fausta Orecchio, che a Natale manda in libreria "Pronto soccorso e beauty case" e "Mondo Matto". Sono libri ponte tra grandi e piccoli, da leggere insieme come quelli di Beatrice Alemagna per Donzelli, o come le canzoni illustrate e con cd proposte da Gallucci: che ora ha ristampato il bestseller "Ci vuole un fiore" con un QRcode che contiene un’intervista introvabile a Gianni Rodari e Sergio Endrigo. "Una delle nostre idee guida è stata quella di trasformare la grande canzone d’autore degli anni Sessanta in un libro, mescolando cultura alta e pop", dice Carlo Gallucci, che in dieci anni è passato da due a 48 titoli l’anno. Sempre più spesso i libri stimolano tutti i sensi: con la musica, il video e adesso anche i chip affogati nella carta per creare l’effetto Avatar: vedi "Cuccioli in 3 D", che contiene gli occhialini per vedere gli animali che escono fuori dalla pagina. Ma anche libri di "ingegneria cartacea" come "La rana dalla bocca larga" di Iain Smyth (Ape Junior), "I cinque sensi" di Hervé Tullet (Rizzoli), o "Gli uccelli" di Germano Zullo e Albertine (Topipittori). Tra i più originali, "Il libro dei becchi" (Corraini) di un ventiduenne, Oscar Bolton Green, che racconta con i suoi disegni la morfologia del becco degli uccelli: "Richiestissimo, come anche tutti i libri di Munari che abbiamo pubblicato, tra gli over 20", dice Marzia Corraini. Con i "leggipenna" della Disney invece basta inserire nella penna una cartuccia, appoggiarla sulle pagine, e il libro prende vita. Ogni cartuccia contiene una storia diversa: da Trilli a Winnie the Pooh. Spiega la responsabile marketing Carlotta Saltini: "I nostri valori cardine sono creatività e innovazione, cerchiamo di continuare a incorporare le nuove tecnologie in modo che anche i libri siano una opportunità di sperimentare l’unicità della magia Disney".
Elementari Watson
La fascia d’età della scuola elementare è quella in cui si impara a leggere ma anche ad amare i libri: qui è concentrato il 60 per cento della produzione. E qui è nato Geronimo Stilton, fresco di debutto sull’iPad: il topo ideato da Francesca Dami per la Piemme è un fenomeno che ha rivoluzionato il settore con cifre da capogiro (20 milioni le copie vendute in Italia, 45 milioni le copie totali in dieci anni). Altro exploit di Piemme la serie "Gol!", firmata da Luigi Garlando pubblicata nella collana Il Battello a Vapore. Resistono classici come le "Favole di Esopo" (Ape Junior) e in versione audiolibro il bestseller "L’Occhio del lupo" di Daniel Pennac letto da Claudio Bisio per Salani che assieme a Editoriale Scienza inizia a puntare su saggi di divulgazione storica e scientifica. "Ai bambini di questa età si comincia a parlare di temi universali", dice Chiara Belliti, editor specializzata in libri per ragazzi che oggi consiglia "La mia vita con Yoda" di Tom Agleberger, (Il Castoro) dove il protagonista, lo sfigato Dwight, grazie a un origami a forma di Yoda dispensa perle di saggezza. Un autore di noir come Massimo Carlotto invece ne "Il mistero dei bisonti scomparsi" (Gallucci) mescola ecologia e lotta al razzismo: "I bambini hanno un sacco di cose da chiedere e le favole devono dare risposte", spiega. "Ma si devono creare nuove storie dato che le domande e le risposte di oggi non sono quelle di ieri".
Passaggio in ombra
Le domande e le risposte sul presente ritornano anche nei libri per i preadolescenti, quell’età tra gli undici e i 13 anni che fino a poco fa segnava il passaggio verso la non-lettura. Ne "Il regalo nero" di Dolf Verroen (Beisler) la piccola protagonista riceve in regalo uno schiavo: uno straordinario apologo per grandi e piccoli della banalità del male. Anni cruciali, quelli delle scuole medie. Se fino a inizio 2000 questa fascia era dominata dalla narrativa di tensione, anche con autori come Carlo Lucarelli, negli ultimi anni il rosa ha scavalcato il giallo. Le ragazze leggono di più e a loro si indirizzano proposte specifiche come i libri di Jacqueline Wilson, "Piantatela", "Chi l’ha detto che il bullismo esiste solo tra i maschi" (Salani) o le "Galline selvatiche" di Sonda. I perdenti hanno sempre successo: è ormai un longseller affermato il "Diario di una schiappa" di Jeff Kinaney (Il Castoro) , un caso scoppiato sul web. Altra tendenza sono i libri sugli animali, come i "Warrior Cats" di Erin Hunter. O i dizionari della Sonda (Bambino/Gatto e Gatto/Bambino e Bambino/Cane e Cane Bambino), che hanno venduto più di centomila copie.
Scaffali per teenager
In passato si dava per scontato che i giovani avessero gusti analoghi agli adulti, oggi invece si cercano proposte specifiche per quell’età. Anche se dai 14 anni in poi i ragazzi o leggono o non leggono. E se leggono spesso seguono la moda. "Nell’editoria per ragazzi inseguire i bestseller spesso ha portato a trascurare il catalogo", dice Luigi Spagnol che ha recuperato autori come David Halmond, con il suo capolavoro "Skellig". "La fabbrica di cioccolato" di Roald Dahl, sbarcato in Italia grazie all’intuito di Donatella Ziliotto, l’inventrice degli Istrici Salani, ha beneficiato invece del film di Tim Burton. "Avevamo il capolavoro di Dahl in catalogo e grazie al film ne abbiamo vendute 300 mila copie, ovviamente anche tra gli adulti", dice Spagnol che per il futuro punta su un altro titolo da young adult, "Il libro selvaggio" di Juan Villoro. Insomma, se è vero che questa è la fascia d’età dove spopolano "Twilight" di Stephenie Meyer (Fazi) e la "Saga del mondo emerso" di Licia Troisi (Mondadori), oltre a fantasy e vampiri c’è di più. Mentre la collana Freeway di Piemme passa dal thriller al rosa, le tematiche impegnate di cui è stata pioniera Orietta Fatucci di E-elle tornano in libri come "Méto" di Yves Grevet (Sonda) dov 64 ragazzi vivono sottoposti a una rigida educazione marziale. E la ricerca di nuovi eroi universali scopre la storia: come "Anita," (Gallucci) di Antony Valerio,un personaggio che può piacere anche a un genitore. O addirittura a un nonno. n

Flauto doppiamente magico

"Pa- pa- pa- Papageno...": con il suo inconfondibile richiamo il buffonesco, piumato maestro di cerimonie dell’opera di Mozart ci ricorda che a Natale in libreria saranno due le versioni del "Flauto Magico" a contendersi il favore di adulti e bambini. Lo straordinario film d’animazione di Giulio Gianini e Emanuele Luzzati (1978) riproposto per la prima volta in Dvd dall’editore Gallucci arriva accompagnato da un agile volumetto illustrato con disegni originali, fotografie, recensioni e perfino una lettera autografa di W.A. Mozart. L’altra novità è "Il flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio", libro + cd (Elliot) tratto dall’omonimo spettacolo ideato e diretto da Mario Tronco che da circa due anni gira per l’Europa con enorme successo. Difficile immaginare due metamorfosi più diverse: da una parte un magnifico cartone animato scandito dai ritmi e dalla partitura dell’opera (l’orchestra dei Berliner Philarmoniker diretta da Karl Böhm) dall’altra la leggerezza di una rivisitazione in chiave multietnica tanto libera quanto inaspettatamente fedele all’originale. Eppure, in entrambe le versioni è proprio la fiaba a prevalere, assieme alla fantasia, alla forza comunicativa ingenua e allegra dell’arte popolare.
Gianini e Luzzati, i due navigatori solitari del cartone animato, avevano impiegato due anni a compiere l’impresa. Il metodo di lavoro della premiata ditta era molto semplice. Soggetto sceneggiatura e regia erano opera comune. Luzzati eseguiva i disegni trasformando materiali poveri e a volte poverissimi (centrini di carta, cascami di stoffa, copertine di vecchi quaderni) nei sontuosi mantelli della Regina della Notte o in quei suoi fondali di immaginifica ricchezza. I suoi disegni passavano poi a Gianini, un maestro della tecnica del decoupage. "Con "Il Flauto magico"" spiegava Luzzati, "ho capito che una scena può cambiare a tempo di musica, che è la musica a dettare il ritmo dei movimenti, delle immagini, dei colori". E infatti in questo loro "Flauto" non sono soltanto Tamino, Pamina, Papageno, Sarastro e Monostato a muoversi a ritmo di musica: anche piante, cieli, fiori, colori partecipano alla festa con un sorprendente effetto caleidoscopio. I conflitti drammatici si appianano e si trasformano semmai in contrasti grafici e cromatici. Il vero protagonista è Papageno nella duplice versione animata e interpretata da un attore, Marcello Bartoli, che fa da narratore della storia.
Per uno di quei prodigi di cui il libretto di Emanuel Schikaneder trabocca nel "Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio" la musica mozartiana si trasforma in reggae, jazz, intrecci ritmici africani e orientali. Il libro illustrato da Lino Fiorito riprende l’idea della favola tramandata in forma orale e giunta fino a noi attraverso le culture di appartenenza dei vari musicisti su cui è costruito lo spettacolo. "Siamo in un paese lontano, dove c’è tanta acqua e le palme sono verdi. C’è anche un bosco e dentro il bosco c’è una ragazzo straniero, il suo nome è Tamino...". L’inizio echeggia il classico "c’era una volta", ma il finale riserva parecchie sorprese L’amore infatti trionfa dappertutto: e in una balera di Valparaiso la Regina della Notte e Sarastro, solle note di un mambo, scoprono di essere follemente innamorati. Alberto Dentice