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 2010  dicembre 10 Venerdì calendario

LISTE NERE DEI PRO-VITA E CROCIFISSI DISTRUTTI. L’EUROPA ANTI CRISTIANA


Anche Annozero entra nella lista dei persecutori della fede. «Nell’aprile 2009 ha apertamente insultato il cristianesimo mostrando vignette satiriche sulla Via Crucis», denuncia il Rapporto-ombra dell’Osservatorio sull’intolleranzae la discriminazione contro i cristiani in Europa. Ma gli stessi mezzi di comunicazione si guardano bene dall’offendere la sensibilità dei musulmani. Si immaginano le conseguenze violente del proprio abuso dellal ibertà d’espressione. Così tacciono con i forti e se la prendono con i più deboli.
In questa disparità di trattamentosta tutta la vigliaccheria del multiculturalismo, che si concretizza in una serie di azioni, divieti, restrizioni alla libertà religiosa dei cristiani degne più di un regime totalitario che di democrazie costituzionali. E invece, sul banco degli accusati vi sono parlamentari che invocano a gran voce limitazioni all’obiezione di coscienza per i medici antiabortisti. Si trova tutto nella cronaca parlamentare recente, di cui è protagonista la deputata Christine Mc-Cafferty, che nell’ottobre scorso chiedeva al Consiglio d’Europa di stilare una lista nera degli individui che rifiutano di collaborare alle interruzioni di gravidanza volontarie.
Ma, anche senza interventi legislativi, un’infermiera inglese può già essere licenziata per aver proposto a una malata di pregare con lei. Basta la lettura delle linee-guida dell’autorità sanitaria britannica a stabilire che il livello d’intolleranza è stato ormai superato da tempo .Benché rappresentino la maggioranza della popolazione occidentale, i cristiani sono emarginati dalle istituzioni civilie culturali, per una forma di pregiudizio contro la fede che si manifesta a livello sociale, legislativo, politico e amministrativo. È una lunga lista di soprusiche oggi sarà presentata a Vienna e prende in esame le forme più moderne non solo del laicismo aggressivo, ma anche del fondamentalismo islamico. In Olanda, nel 2006, è stata rimossa una croce di guerra da un cimitero, dopo che un gruppo di musulmani aveva espresso i lproprio disagio. Solo le proteste dei veterani hanno permesso di erigerla di nuovo.
Alle limitazioni nella libertà di coscienza e di espressione, alla diffamazione e agli insulti si aggiungono anche veri e propri atti di vandalismo e di violenza. Il documento, disponibile in lingua inglese sul sito intolerance against christians.eu, passa in rassegna dettagliata fatti e situazioni registrati nei diversi Paesi europei: Francia, Italia, Germania, Regno Unito, Svezia fino ad raggiungere la Turchia, la Grecia, l’Albania. «La libertà religiosa - spiega il direttore dell’Osservatorio Gudrun Kugler - è in pericolo soprattuttoper quanto riguarda la sua dimensione pubblica e istituzionale». «Abbiamo anche ricevuto molte segnalazioni -prosegue Kugler - sulla rimozione dei simboli cristiani, sulla rappresentazione travisata, stereotipata e negativa dei cristiani nei media, e sui disagi sociali di cui sono vittime i cristiani, come l’essere ridicolizzati o svantaggiati nei luoghi di lavoro. Lavoriamo per una maggiore consapevolezza di un problemacrescente in Europa, come primo passo verso un rimedio. Ilnostro obiettivo sono dirittiu guali per tutti, compresi i cristiani».
Il documento, che sarà presentato in occasione dell’incontro sulla Libertà religiosa, che ha preso il via ieri a Vienna, sotto gli auspici dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazionein Europa (OSCE), siconclude con una serie di raccomandazioniai governi deiPaesi europei, all’Unione Europeae alle istituzioni internazional isui diritti umani. Fra tutte,l’esigenza di assicurare l’eguaglianza di tutti i cittadini indipendentemente dal credo che professano. Era una conquista di civiltà ottenuta nel 1948 a Helsinki, con la Dichiarazione dei diritti dell’Uomo. Ma non era definitiva.