Daniela Mastromeattei, Libero 7/12/2010, 7 dicembre 2010
CARLA PREGA PER UN FIGLIO
In preghiera: lui per il successo, lei per un figlio. Il presidente francese Nicolas Sarkozy e la moglie Carla Bruni durante la visita ufficiale in India si sono recati al tempio di un celebre santo sufi, Salim Chishti, nella città di Fatehpur, vicino ad Agra. La coppia dell’Eliseo è entrata a piedi nudi, come richiesto dal rito, nel tempio, con le teste religiosamente coperte. E ha offerto come dono una coperta di rose.
Il responsabile del tempio, Rais Mian Chishti ha spiegato loro: «Questo tempio soddisfai desideri di chi ha problemi di lavoro, di persone non sposate che cercano un partner e di coppie che vogliono un figlio». Sarkozy non ha avuto alcun dubbio. «Lui mi h achiesto di pregare per il suosuccesso, Carla, invece, mi ha detto “prega per mio figlio, ep rega perché possa averne un altro».
Dopo il rito augurale, Sarkozye la Bruni si sono legati al polso il laccetto noto come Kalava, simbolo dei loro desideri. «Hanno seguito l’usanza», ha aggiunto Mian Chishti, «e sono apparsi molto felici». Molto felici e, per la gioia dei paparazzi, anche molto affettuosi. Il presidente francesee la moglie sono una delle coppie più fotografate del mondo, ma a stimolare l’attenzione dei reporter sono avolte i gesti davvero teneri che mostrano anche nelle occasion iufficiali. Così è stato a Bangalore, in India, dove Sarkozy è impegnato in una quattro giorni di colloqui e incontri bilaterali sui temi dell’energia nucleare e della difesa. Naturalmente non sono sfuggite le carezze del premie rall’ex modella e neppure la mano nella mano nel corso di un dibattito. Tutto è stato ripreso e ben documentato. È la seconda volta che il capo dello Stato si reca in India, dalla sua elezione del 2007, ma è la prima in cui viene accompagnat odalla Bruni. Carla non è certo il tipo di moglie da rimanere a casa ad aspettare il coniuge che va a lavorare anche se “in trasferta”, e poi fa ritorno con tanti regali. Lei è la donna che segue il marito, sempre. Lo segue nella“buona e nella cattiva sorte...”.Così, tra l’altro, i regalis e li sceglie da sola. E addio sorpresa.
Questa volta è l’India, primo Paese del G 20 che il capo dello Stato francese visita da quando ha assunto la presidenza del forum che riunisce i venti Stati più ricchi al mondo. Sarkozy e il premier indiano Manmohan Singh, hanno suggellato quello che il numero uno dell’Eliseo definisce «ilprimo passo di un’alleanza a tutto campo» sul nucleare civile. I due Paesi hanno siglato un contratto per la costruzione di due centrali nucleari nello Stato di Maharashtra, nell’India centrale. Accordo, del valore stimato di 9,3 miliardi di dollari. Intanto si legge sul sito del quotidiano francese Le Monde (ripreso dall’anglofono giornale indiano Dna, Daily News and Analysis) della «strana richiesta», dei gorilla bassi, arrivata alla polizia e ai servizi di sicurezza di Nuova Delhi dal protocollo del ministero degli Esteri indiano, dopo una precisa indicazione di Parigi: «Nicolas Sarkozy, che è alto 1 metro e 68, è molto indisposto dalla presenza di uomini più alti di lui». Una richiesta davvero non facile, prosegue il giornale, visto che le agenzie di sicurezza indian econtano tra il loro personale “fusti” di alta statura, format ida tempo per la protezione dei leader mondiali.